Cronaca

Controlli alle caldaie, l’assessore: “Non sono titolati ad entrare nelle case dei leccesi”

LECCE- Controlli sì, controlli no. Se gli operai della Vit suonano al portone di casa, il consiglio che viene dall’assessore all’ambiente del Comune di Lecce, Andrea Guido, è quello di non aprire.

“Non sono titolati ad entrare nelle abitazioni dei leccesi”, dice in commissione. Insomma la maxi stangata che sarebbe dovuta partire oggi con controlli a tappeto e relative multe qualora le abitazioni non fossero munite di termovalvole per ogni radiatore presente in casa, sembra essere congelata. Almeno fino a prova contraria. L’assessore Guido ha fatto presente che non sarebbe di competenza della Vit il controllo delle termovalvole ma solo caldaie e fumi.

“Ci atteniamo, dice Guido, al nuovo Dpr che prescrive delle qualifiche particolari per il controllo delle termovalvole, titoli che al momento Vit non ha. Abbiamo inviato all’azienda una lettera chiedendo di sospendere i controlli e incontrare l’amministrazione per ridefinire tutto. Capisco anche la grave situazione economica in cui versa la società e sarà nostro interesse salvare i lavoratori”.

Nei mesi precedenti c’è stato un vero e proprio braccio di ferro fra l’assessorato all’ambiente e la Vit per la definizione dei perimetri d’azione della società che, a quanto sostiene il Comune, sarebbe di sua competenza solo il controllo fumi e caldaie. La proposta di Vit infatti riguardava il pagamento di 15 euro per ogni utenza, con la possibilità di dilazione in quattro anni. Certo è che per ora la stangata sembra essere rimandata.

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