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Lecce, per Gotti buon avvio, ma le Nazionali rallentano il nuovo corso

LECCE – La sosta aiuterà sicuramente Gotti a incidere ancora di più sulla squadra, ma senza molti elementi che hanno risposto alle chiamate delle rispettive nazionali costringerà il tecnico veneto a lavorare con la rosa al completo da metà della prissima settimana. Intanto meglio non buttare via il tempo e lavorare con coloro che ci sonoQuasi certamente una giornata calcistica come quella vissuta nello scorso fine settimana non si vivrà più. La vittoria del Lecce sul campo della Salernitana ha assunto un valore importantissimo in virtù dei risultati, o meglio delle sconfitte, di tutte le concorrenti salvezza. Ci voleva proprio una giornata così. E proprio nel pomeriggio in cui Luca Gotti esordiva sulla panchina del Lecce. Il tecnico ha avuto poche ore a disposizione per dire che la cura Gotti funziona. Sicuramente alcuni interventi sono stati utili soprattutto per scuotere un po’ una squadra affranta da una serie di risultati negativi che avevano decisamente peggiorato la classifica del Lecce.

Quando la squadra sembrava destinata ad entrare per la prima volta in una delle ultime tre posizioni in classifica ecco lo slancio che ha permesso a Blin e compagni di portarsi su e di lasciarsi alle spalle Udinese, Hellas Verona, Cagliari ed Empoli. Un cuscino molto robusto che per ora permette alla formazione leccese d i rimbalzare lontano dal fossato retrocessione.

Meglio di quanto si prevedeva dunque.

In campo le cose sono andate diversamente. La prima impressione è che la squadra abbia ricevuto una iniezione di fiducia dal nuovo allenatore, il quale ha saputo toccare le corde giuste dei suoi nuovi calciatori. In quattro allenamenti c’era davvero poco da inventarsi, ma qualche input il tecnico veneto lo ha dato.

Senza Banda la scelta di schierare Piccoli al fianco di Krstovic (mai accaduto prima) non era scontata. Una soluzione che forse non sarà accantonata, ma molto dipenderà dall’avversario di turno. O dalle trame di gioco che Gotti ricamerà nei prossimi giorni per la squadra. Ci vuole un Lecce imprevedibile, non più così leggibile. Ci vuole un Lecce diverso. A Salerno si è vista una squadra vogliosa di fare bene, di non deludere più i suoi tifosi che una settimana fa avevano avuto un faccia a faccia molto franco con Baschirotto e compagni all’Acaya Resort. Nulla è risolto, ma l’avventura di Gotti è iniziata con il piede giusto. Un risultato che farà lavorare in serenità la squadra in vista della ripresa del campionato. Tanti ancora gli aspetti da rivedere perché il Lecce a Salerno ha sofferto tantissimo. Troppe situazioni sventate da Falcone, il migliore in campo in assoluto. Gotti cucirà gli strappi che si sono creati tra i vari reparti ripartendo da qualche certezza: la difesa a quattro ( un modulo da lui praticato), la presenza di Blin a centrocampo che sembra dare più equilibrio e meno compiti a Ramadani. E poi il resto verrà con il trascorrere dei giorni. Da vedere pure se Gotti riuscirà a tirare fuori il meglio da Oudin e Sansone fino a questo punto della stagione un po’ in ombra: il francese non ha mai convinto del tutto, ma dato sempre l’impressione di poter fare di più.

Intanto Gotti sarà costretto a lavorare con una rosa rimaneggiata viste le assenze dei tanti nazionali che torneranno non prima dell’inizio della prossima settimana.

Presto per pensare alla Roma di De Rossi e dell’ex Giacomazzi. La squadra capitolina arriverà a Lecce senza il suo capitano Lorenzo Pellegrini fermato per un turno dal giudice sportivo.

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