Cronaca

Morte Ciccio e Tore, la madre in Procura: “Riaprite le indagini”

Ciccio e Tore Pappalardi

BARI – Le loro ricerche, durate quasi due anni, si conclusero tragicamente il 25 febbraio del 2008, quando i corpi di Ciccio e Tore, i due fratellini di 13 e 11 anni scomparsi da Gravina in Puglia, furono ritrovati in un casolare abbandonato nel centro storico della città murgiana. I vigili del fuoco, intervenuti per salvare un ragazzino precipitato in una cisterna della cosiddetta “casa delle cento stanze”, scoprirono sul fondo i cadaveri mummificati dei due bambini.

La storia di Francesco e Salvatore Pappalardi è uno dei casi di cronaca nera più noti in Italia. Sparirono il 5 giugno 2006 mentre giocavano fuori casa. Alle 23.40 il padre Filippo ne denunciò la scomparsa. I volti sorridenti di Ciccio e Tore, i loro occhi scuri e vispi, restano impressi nella memoria collettiva, e sulla loro storia gravano ancora ombre e sospetti. Punti oscuri che la madre dei due fratellini, Rosa Carlucci, chiede di chiarire. Per questo ha presentato un’istanza di riapertura delle indagini alla Procura della Repubblica di Bari, accompagnata dalla figlia Filomena, dall’avvocato Giovanni Ladisi e dal consulente Rocco Silletti. Le indagini erano già state riaperte e poi archiviate nel 2012, ma ora sarebbero emersi fatti nuovi, alla luce dei quali andrebbero riconsiderati elementi già accertati.

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