Politica

Pd – Udc, vanno avanti le trattative su Provincia e Regione

BARI – “Mai credere di aver vinto sulla base di un sondaggio”. I dirigenti del Pd invitano alla prudenza e lo stesso Emiliano dichiara che la strada è ancora molto lunga. Il vantaggio nelle intenzioni di voto c’è, ma poi bisognerà fare i conti con tanti altri fattori. I democratici cercano di sedurre i centristi per andare sul sicuro: si comincerà con delle concessioni nelle varie elezioni delle province pugliesi, per poi chiedere il supporto a livello regionale. Il Pd è disposto a concedere la provincia di Barletta e forse anche quella di Lecce al partito guidato da Ruggeri.

Il problema è che a Lecce Piconese vorrebbe un presidente della Provincia democratico: si pensa a Manera, ma non si trova la quadra. C’è chi propone il centrista Cariddi, un ulteriore concessione sull’altare dell’alleanza regionale: tutto, però, verrà discusso il 27 agosto, nella riunione tra la segreteria democratica e i 24 sindaci.

“L’Udc va bene, ma non si allarghi il perimetro delle alleanze al Nuovo Centrodestra” – avvertono da Sel. Eppure c’è chi lavora anche su quel fronte. Al Pd andrebbe bene la costituzione di un terzo polo con corsa solitaria, perché in quel caso il centrodestra sarebbe indebolito dalla mancata alleanza tra forzisti e alfaniani.

Intanto, tra qualche giorno tornerà sul tavolo del centrosinistra la richiesta di inserire il doppio turno nelle primarie, punto fondamentale per i candidati anti Emiliano, Stefano e Minervini: si tratta, però, di una richiesta destinata a scatenare ulteriori polemiche. Le trattative, infatti, sono chiuse, con la firma anche di Sel, e difficilmente i vertici del Pd saranno disposti a riaprirle. Lo ribadisce la vice di Emiliano, Sandra Antonica: “Il discorso è chiuso già da un po’ e sarebbe ridicolo riaprire la discussione”. Discorso chiuso, a quanto pare, anche per quanto riguarda la possibile candidatura alle primarie di Elena Gentile: anche se non c’è una parola definitiva sulla vicenda, le troppe perplessità dell’area civatiana avrebbero indotto l’eurodeputata a fare un passo indietro. “Nulla è scontato, perché, se ci sarà una proposta soddisfacente dei candidati in campo, non ci sarà bisogno della candidatura di Elena Gentile: in caso contrario ne discuteremo”- spiega Gianclaudio Pinto, coordinatore regionale dell’area civatiana.

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