Cronaca

Porto Cesareo, nelle intercettazioni gli accordi per i presunti favori sotto l’ombrellone

PORTO CESAREO- “Stiamo per venire da te per i controlli, fai trovare tutto a posto”;  “Vieni sabato pomeriggio in Municipio, bussa, ti apro e domenica firmiamo l’autorizzazione” . Di questo tenore le frasi contenute nelle intercettazioni telefoniche che hanno fatto scoppiare l’indagine sulle “carte false” per permettere feste danzanti con autorizzazioni al fotofinish in un lido di Porto Cesareo. A titolare -stando a quanto dicono gli inquirenti- sarebbero state rilasciate concessioni letteralmente sotto l’ombrellone.   

I fatti risalgono al 2011 e le indagini parlano di favoritismi per ottenere le carte necessarie in tempo reale per happy hour e feste danzanti. Gli indagati sono il sindaco Salvatore Albano, il geometra dell’ufficio tecnico comunale Maurizio D’Andria,  Antonio Basile, pensionato, già sindaco del Comune di Porto Cesareo, i fratelli Stefania e Luca Mangialardo di Copertino , titolari del lido Bahia del Sol e Stefano Stella, consigliere comunale di Leverano nonché Maresciallo della Capitaneria di Porto di Gallipoli.

Il titolare si sarebbe rivolto a Basile, il quale avrebbe poi preso contatti con sindaco e geometra per risolvere nel più breve tempo possibile la questione e consentire al lido, in particolare,  una festa danzante in una domenica di luglio.

Per questo, secondo i carabinieri della compagnia di Campi Salentina, il Municipio sarebbe stato aperto ad hoc di sabato e domenica e poi l’autorizzazione sarebbe stata portata a domicilio,  direttamente in spiaggia, al richiedente.  E tutto mentre i residenti in zona si lamentavano del chiasso da discoteca, tanto da arrivare a presentare esposti e petizioni. Esposti e petizioni di cui, però, i carabinieri in municipio non hanno trovato traccia, nonostante il Comune ne fosse il primo destinatario.

Percorsi preferenziali e veloci per le autorizzazioni, avvisi anzitempo di controlli arpa in arrivo nello stabilimento. Tutto questo è contenuto nel fascicolo d’indagine che conta, a vario titolo, le accuse  di  abuso d’atti d’ufficio, falso ideologico e materiale e rivelazione di segreto d’ufficio.

(foto di repertorio)

Articoli correlati

Gasolio di contrabbando, sequestro da 14 milioni: coinvolti anche tre salentini

Redazione

Ulivi infetti, Nardoni: “Fondo ad hoc e richiesta di non eradicazione”

Redazione

Ritorna “Nero su Bianco”, l’editoriale del direttore: ”La politica abbia coraggio”

Redazione

Oggi la giornata dell’orgoglio Metalmeccanico, nel Salento il settore tiene

Redazione

We Africa, la missione di Adriano: arriva il quinto pozzo dal cuore salentino

Redazione

Operazione Diarchia, al via gli interrogatori: “la voce non è la nostra”

Redazione