BARI-Nichi Vendola non si ricandiderà alla guida della Regione Puglia: lo ha reso noto lo stesso governatore e leader di Sel durante l’assemblea regionale del partito, questo pomeriggio a Bari. «In verità – dice – io credo che due mandati di cinque anni ciascuno costituiscano una traiettoria lunga, un ciclo, una stagione che si è conclusa». Vendola ha anche lanciato la candidatura del senatore Dario Stefàno alle primarie del centrosinistra.
Ma la decisione mette ulteriormente alla prova un partito già segnato dagli abbandoni a livello nazionale tra gli altri di Migliore, Fava e Di Salvo, perché per varie ragioni elementi di prima fila del partito, da Roma al territorio, mettono in discussion e metodo e merito della scelta di Stefano: se il parlamentare Toni Matarrelli contesta la decisione guardando chiaramente in direzione Emiliano, e potrebbe essere seguito da qualche consigliere regionale, la segretaria provinciale di Lecce, Anna Cordella, storce decisamente il naso chiedendosi quale sia stato il processo democratico che ha portato all’investitura dell’ex assessore regionale.
Quadro in costante aggiornamento in casa progressista, dunque, ancor più alla luce della possibilità che un altro nome di peso in quota PD, Guglielmo Minervini in primis, possa lanciare il guanto di sfida verso il segretario regionale del partito e verso Stefano.
In Forza Italia, invece, Berlusconi sembra aprire all’ipotesi primarie. I partiti del centrodestra hanno annunciato proprio oggi che terranno in Puglia le primarie di coalizione per l’indicazione del candidato governatore. Lo hanno deciso i coordinatori regionali di Forza Italia, Fratelli d’Italia, La Puglia prima di tutto, Nuovo Psi, Movimento politico Schittulli e Nuovo centrodestra, riunitisi oggi. Il 28 luglio sarà indicata la data della consultazione. Infine “espresso unanime auspicio perché in tale data vi sia anche la partecipazione organica di ulteriori partiti e movimenti politici”.
