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Sblocca Italia: dalla Bradanico Salentina ai fondi per Ginosa, De Palma scrive a Renzi

GINOSA- Dopo il richiamo del sindaco di Manduria Roberto Massafra sui lavori della Bradanico Salentina fermi agli anni ’90 (da sempre battaglia di Telerama) anche dalla parte opposta della provincia si punta allo Sblocca Italia di Renzi. Ha scritto al premier infatti pure il primo cittadino di Ginosa, Vito de Palma. Nella lettera, tanto di elenco tra opere rimaste incompiute e questioni lasciate irrisolte tra Ginosa e Ginosa Marina.

In testa alla lista, l’ impianto sportivo polivalente per la scuola primaria Boschetti Alberti. 350Mila euro di progetto, ostacolato però, lo scorso aprile, – spiega De Palma – dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici per il Paesaggio e per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico di Lecce . Contestato l’ impatto ambientale. Basso, secondo il sindaco. Al secondo posto, De Palma richiama alla attenzione di Renzi, il restauro e d il completamento del museo civico “Santa Parasceve” per un importo di 800.000,00 euro finanziato dal Fondo per lo Sviluppo e Coesione 2007-2013 con Delibera CIPE 92/2012. Finanziamento bloccato però dalla Regione Puglia per effetto del c.d. “Patto di Stabilità”.

Ampio spazio, ancora, nella lettera firmata da De Palma agli interventi necessari dopo le due alluvioni del marzo 2011 e dello scorso ottobre. Caro Renzi, Solo il 50 % è stato corrisposto alla Regione. dei 7 milioni previsti dal consiglio dei ministri, dopo il riconoscimento dello stato di emergenza (il 15 novembre scorso). E tra l’altro caro Renzi, non c’è ancora l’ordinanza, ferma in presidenze del Consiglio dei Ministri, che permetterebbe di sbloccare altri 9 milioni fermi in Regione, previsti dopo l’ ok dalla protezione civile nazionale e regionale.

Soldi che avrebbero permesso di riparare ai danni dei crolli di strade ed edifici nel centro storico di Ginosa dopo l’alluvione di novembre 2013. Circa 40 le abitazioni evacuate in quei giorni con altrettante famiglie ad oggi sostenute, per quanto riguarda l’alloggio, dal Comune che si è occupato anche delle spese per il restauro del Castello Normanno, danneggiato sempre dal nubifragio. E sono altri 250mila euro. Insomma, anche Vito De Palma presenta il conto al premier con l’auspicio che il provvedimento Sblocca Italia risollevi un po’ le sorti di zone, come si è detto negli anni proprio in tema di alluvioni, considerate di serie B.

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