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“Io ci sarò”, l’esercito leccese dei piccoli imprenditori

LECCE- Confesercenti ci sarà, Confcommercio ci sarà, Confartigianato ci sarà, Cna ci sarà, Casartigiani ci sarà. Perchè in Provincia di Lecce, nel 2013, hanno cessato l’attività 5.552 imprese! È composto da più di 500 persone l’esercito dei piccoli imprenditori della provincia di Lecce, l’ossatura del sistema economico sulla quale tutto il resto si regge, che partiranno per Roma, dove martedì 18 daranno vita alla mobilitazione generale delle imprese.
Le micro, piccole e medie imprese chiedono um “provvedimento-choc” -così lo hanno definito- in grado di cambiare, con una scossa appunto, l’approccio culturale che in Italia si ha nei confronti di una realtà che è il vero motore dell’economia italiana e leccese. Basti pensare che, in provincia, il 96,48% delle imprese sono micro (cioè contano fino ad un massimo di 10 dipendenti); a loro volta fanno parte delle piccole imprese (con un massimo di 50 dipendenti), arrivando al 99,72%; tutte insieme rientrano nelle medie imprese (fino a 250 addetti), per un totale del 99,98%.

Troppe tasse, troppe spese, poche risorse per lo sviluppo, il peso insostenibile della burocrazia, le leggi per le imprese che sono state disattese, un credito sempre più scarso. Questi sono i punti che vanno sventolati in piazza a Roma. E gli imprenditori presentano anche le proposte per superare l’empasse: dalla riforma degli assetti istituzionali, alla riforma fiscale; dal dare credito alle imprese, alla semplificazione; dal ritorno alla legalità, all’innovazione del sistema dei trasporti e della logistica.

“Così ci riprenderemo il futuro” dicono le imprese. E lo dicono all’unisono, durante la presentazione dell’iniziativa, nelle sale della Confesercenti, che ha ospitato le altre organizzazioni di categoria.

La mobilitazione di martedì prossimo è organizzata da R.ETE. Imprese Italia, nata dall’unione delle 5 organizzazioni dell’artigianato, del terziario di mercato e delle piccole imprese. “Una realtà -ha detto il presidente di Confesercenti Lecce Salvatore Santese- che da noi è già forte, siamo coesi da sempre”. Ora vengono chiamati in causa i politici locali, gli enti locali ed i parlamentari salentini tutti.

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Foto Stefano De Tommasi

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