Politica

Legge bilancio sociale, Congedo primo firmatario

BARI- E’ stata presentata nella sede Consiglio regionale in via Capruzzi, la proposta di legge del gruppo PDl-Fi che istituisce anche alla Regione Puglia l’obbligo del Bilancio Sociale. Il primo firmatario della proposta di legge è Saverio Congedo. “Bilanci e rendiconti degli enti locali – ha spiegato Congedo ai giornalisti – sono documenti pregevoli sotto il profilo tecnico-contabile, ma si rivelano ricchi di nozioni, numeri, richiami normativi, tecnicismi esasperati a uso e consumo degli addetti ai lavori specializzati, incomprensibili ai cittadini e di difficile lettura anche per l’organo politico.

Quindi inadatti per comprendere in fase di previsione quali siano gli obiettivi e in sede di consuntivo il loro tasso di realizzazione e per consentire una valutazione dell’azione politico-amministrativa. Sfido chiunque a esprimere una valutazione di questo tipo, ad esempio, sulla base del Rendiconto 2012 della Regione Puglia (ultimo provvedimento di contabilità approvato) e quindi sugli obbiettivi prefissati e sui risultati raggiunti, fatturazione elettronica, sull’efficienza, efficacia ed economicità dell’azione amministrativa, o sulla  distribuzione degli interventi nelle 6 province.

L’introduzione del Bilancio Sociale – ha continuato – renderebbe conto del risultato economico, degli effetti sociali, dell’impatto ambientale dell’azione amministrativa. In buona sostanza uno strumento per non addetti ai lavori che faccia comprendere ciò che si dichiara e progetta di fare e ciò che si effettivamente si realizza, i risultati raggiunti e gli effetti determinati verso la molteplicità di “soggetti interessati” (cd. stakeholder) secondo il concetto di “accountability” cioè “di rendere conto da parte di coloro che hanno ruoli di responsabilità del proprio operato ed delle proprie azioni”.

La nostra proposta di legge contempla 3 articoli: il primo prevede l’inserimento del Bilancio Sociale nel regolamento di contabilità della Regione Puglia, con importanti riferimenti alla legge nazionale sulla corruzione (L. 190/2012) e quella regionale sulla trasparenza (L.R. 15/2008); il secondo il termine di 60 giorni entro i quali la Giunta deve predisporre uno schema di Bilancio da sottoporre alle valutazioni del Consiglio regionale; il terzo la specificazione che non ci saranno spese e oneri aggiuntivi a carico del bilancio regionale”.

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