Cronaca

Disperazione di una famiglia sul lastrico. L’impegno del Comune

GUAGNANO- Maria è una donna di Guagnano, madre di quattro bambini dai 10 ai due anni -il più piccolo che soffre di crisi epilettiche-. È un copione tristemente noto, in questo momento storico: sia lei che il marito non hanno un lavoro, non riescono più a pagare l’affitto e tra qualche giorno saranno sfrattati.

La paura più grande è quella che i figli vengano strappati ai genitori dai servizi sociali. La speranza è di trovare un impiego al capofamiglia, con cui garantire almeno cibo e medicine per i piccoli. Il Comune ha già fatto molto, con contributi una tantum ed indirizzando l’uomo in aziende che, fino a che hanno potuto, lo hanno fatto lavorare.

Al momento è in prova in un’azienda agricola. Abbiamo interpellato il sindaco di Guagnano, Fernando Leone. “Per un piccolo paese di 6mila abitanti come il nostro -ha detto- ogni storia di grave disagio come questa pesa come un macigno sul bilancio comunale, ma si fa quel che si può”.

Per quanto riguarda il lavoro, si spera che la ditta che ha il marito in prova lo assuma stabilmente e, se così non fosse, l’amministrazione lo aiuterà a cercare un altro posto, ma sempre rispettando la legge, che impedisce di favorire qualcuno -ad esempio con l’assunzione nella società in house del comune.
Infine, c’è il problema della casa:
Il 18 novembre, data in cui lo sfratto diverrà esecutivo, si avvicina. La famiglia Loscanna spera di intravedere uno spiraglio quanto prima.

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