Cronaca

Maurizio Carbone: “Sull’Ilva giudici costretti a intervenire”

TARANTO- Riparte oggi la produzione nei 7 stabilimenti di Riva Acciaio, chiusi nei giorni scorsi dalla proprietà, con 1400 lavoratori rimasti a casa, dopo il sequestro preventivo di circa un miliardo di euro da parte della magistratura tarantina.

E sull’azione della magistratura nella vicenda Ilva è intervenuto Maurizio Carbone segretario dell’Associazione Nazionale Magistrati: “E’ un chiaro esempio del fallimento di altri poteri dello Stato, delle altre autorità che dovevano prevenire questa situazione. Non è che la magistratura si diverta a fare supplenza” ma “di fronte a certe ipotesi di reato è costretta ad intervenire”. Poi Carbone spiega che i magistrati applicano “strumenti che sono propri del codice”. Ora la politica, la politica forte, si riappropri dei propri compiti e doveri”, ha concluso.

Articoli correlati

Xylella, il ministro a Bari, appello agli agricoltori: “Entro 15 giorni campi arati”. Silletti: “Al via anche le eradicazioni”

Redazione

Maxi sequestro da 200 cappelle al cimitero: abusivismo milionario

Redazione

Diventa definitivo il sequestro per 4 mln e mezzo su Maestrale Green Energy

Redazione

Schianto all’incrocio: due giovani in ospedale

Redazione

Si reca in banca per depositare il denaro, rapinato e ferito un tabaccaio

Redazione

Scoperte 12 lavoratrici in nero, nei guai azienda tessile di Specchia

Redazione