Cronaca

Natuzzi, Tp e Isolaverde: futuro buio per migliaia di lavoratori

TARANTO– È emergenza lavoro senza fine quella che da mesi stanno vivendo i dipendenti di Taranto Isolaverde, Natuzzi e Teleperformance. Tre vertenze complicate e dai numeri importanti, tre aziende in seria difficoltà, tre realtà finite pericolosamente su una strada senza apparente via d’uscita.
Su un totale di 250 lavoratori di Taranto Isolaverde la società ha avviato la procedura di licenziamento collettivo per 120 unità. L’unica possibilità di evitare i licenziamenti è rappresentata dai contratti di solidarietà per tre mesi, fino a dicembre, ma dal primo gennaio 2014 i lavoratori si ritroverebbero di nuovo a casa. I sindacati hanno detto che “non si può affrontare questa situazione senza un progetto aziendale che guardi alla salvaguardia dei posti di lavoro, nè tantomeno è ipotizzabile pensare di risolvere le problematiche con la sottoscrizione di un accordo sui contratti di solidarietà se non verranno ricercate le giuste garanzie per il futuro”.

Nubi anche sulla vertenza Natuzzi. Dopo l’incontro al Ministero dello sviluppo economico è intervenuto Paolo Acciai della Filca Cisl: “Abbiamo stabilito altre due riunioni – ha spiegato –: in sede ristretta, il 24 e 25 settembre e quella plenaria alla presenza del sottosegretario, probabilmente il 3 ottobre. In quell’occasione dovrà già essere stata stilata – ha proseguito – una bozza di accordo che possa dare soluzione a questi esuberi”. 1726 per la precisione.

Acciai ha riferito della presentazione, da parte dell’azienda, di un progetto in Italia che preveda il reinserimento dei lavoratori. Due le soluzioni a disposizione: la prima sarebbe la procedura di mobilità, “anche se c’è il mancato accordo”, mentre la seconda sarebbe “quella di procedere ad un ricollocamento della maggior parte dei lavoratori”. Dalla Romania potrebbero arrivare commesse in grado di assorbire nell’immediato 500 unità e altre 200 nel 2018. La ricollocazione, insomma, andrebbe a coinvolgere 700 lavoratori. Per gli altri 1000 si parla di un “incentivo all’esodo” di circa diecimila euro circa.

Infine i lavoratori di Teleperformance sono in sciopero per il mancato ‘”rispetto e controllo – è detto in una nota – dei termini di retribuzione, contribuzione e flessibilizzazione della prestazione lavorativa”.

La protesta è prevista fino a domenica 22, con lo sciopero nelle prime due ore di ogni turno, ma potrebbe andare avanti. A Taranto i dipendenti Teleperformance sono circa 2.000 tra diretti e a progetto.

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