Cronaca

Cozze, la rabbia dei miticoltori: “Il sindaco non fa che illuderci”

TARANTO- “Chiedere di portare da 6 a 4 mesi il periodo di classificazione delle acque significa illudere i miticoltori”. Lo ha detto Cosimo D’Andria, rappresentante dei mitilicotori di Confcommercio. Sulla questione è intervenuto Arnaldo Sala. “Chiedere che il periodo di classificazione delle acque passi da 6 a 4 mesi significa soltanto illudere i miticoltori”. La lettera che il sindaco di Taranto Stefàno ha scritto al governatore Vendola non è piaciuta nemmeno a Cosimo D’Andria, rappresentante della categoria dei mitilicotori di Confcommercio. “Il sindaco si è svegliato tardi, poteva rivolgersi all’assessore competente invece di scavalcarlo. Non si può chiedere di modificare una legge da un giorno all’altro”.

Il tentativo fatto da Stefàno sembra dunque un appello destinato a cadere nel vuoto e non una reale e concreta possibilità di sbloccare una situazione sempre più grave. Un danno significativo per un’attività di rilievo nell’economia tarantina: la mitilicoltura ha una produzione totale compresa fra le 40 e le 50 mila tonnellate all’anno, un centinaio di cooperative impegnate e quasi tutte a conduzione familiare con una media di 5 occupati a società. Lunedì – ha detto D’Andria – i miticoltori si riuniranno in confcommercio per decidere cosa fare e si va verso una manifestazione di piazza e verso una risposta alla mossa del sindaco Stefàno. Che non è andata nemmeno giù all’assessore Nardoni e la querelle che si è aperta pesa sulla “pelle dei cittadini” come ha denunciato il consigliere regionale del Pdl Arnaldo Sala. Esprimo la mia profonda solidarietà ai mitilicoltori – ha detto Sala – che, dopo aver fatto investimenti, non possono commercializzare il loro prodotto a causa di ritardi di enti che, ASL Taranto o Comune di Taranto che sia, comunque sono governati da anni e anni dal centrosinistra che non riesce a farli funzionare a dovere.

Questo è il dato politico di fondo – ha concluso il consigliere –  il resto sono solo “chiacchere”. Per evitare un terzo anno di mitili distrutti – anche perché, secondo gli operatori, la stagione 2013 ha dato un prodotto come non lo si vedeva dal 2005 –, la Regione Puglia ha convocato un tavolo tecnico per il 3 settembre.

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