BRINDISI- Ancora sigilli e sequestri per Ciro e oscar Giannone, imprenditori Brindisini di nuovo nel mirino della guardia finanza. Dopo i sigilli apposti lo scorso aprile per un milione e 700mila euro in beni, questa volta il sequestro riguarda proprietĂ riconducibili al nucleo famigliare dei Cannone, per un importo complessivo di 714mila euro. Secondo i finanzieri, gli imprenditori accusati di collegamenti con contrabbando e riciclaggio, avrebbero rimpolpato il proprio patrimonio proprio con denaro frutto di attivitĂ illecite.
Ai due imprenditori brindisi, giĂ sotto la lente d’ingrandimento delle forze dell’ordine per i reati di riciclaggio di denaro legato al contrabbando internazionale di tabacchi, le fiamme gialle di brindisi avevano sequestrato la ditta edile EURO PLAST e ad altri beni finanziari.In quel frangente le indagini dei militari avrebbero accertato che Ciro Cannone si sarebbe servito del figlio Oscar come prestanome per finanziare la ditta con circa 500 mila euro, tutti proventi di attivitĂ illecite.
Oggi, invece, a finire nel mirino delle fiamme gialle sono tutte le proprietĂ e i beni appartenenti all’intera famiglia. Nella fattispecie; una villa al Casale, quattro autovetture, un rimorchio, una moto e un gommone. A insospettire i finanzieri è stata l’eccessiva disparitĂ tra i redditi dichiarati dalla famiglia e l’effettivo valore patrimoniale.
Un impero non esattamente lecito e quindi frutto di attivitĂ vicine all’operato malavitoso. Tanto è bastato per applicare alla lettera la normativa antimafia, con sequestri finalizzati alla confisca.