CronacaEconomia

Scure sui fondi ministeriali, a rischio 925 ex LSU

LECCE    –    La protesta è già pronta, mercoledì prossimo in Prefettura a Lecce, e l’8 luglio a Roma, perchè il rischio contenuto nelle pieghe del ‘decreto del fare’, è pronto a trasformarsi in uno tsunami per i 925 ex LSU della provincia di Lecce, a cui se ne aggiungono 300 a Brindisi e circa 700 a Taranto.

L’intenzione, esplicitata dal ministro all’Istruzione Maria Chiara Carrozza, è di svuotare  infatti, il fondo destinato agli appalti di pulizia nelle scuole, attingendo da lì i soldi necessari per incrementare i finanziamenti alle direzioni scolastiche.

Un modo per far lievitare dagli attuali 8 € a 23 € il fabbisogno pro capite per ogni alunno, numeri sulla base dei quali redistribuire i contributi alle scuole. Il principio è il solito, massacrante, quello cioè dei vasi comunicanti. Se ne rimpingua uno svuotandone un altro.

Di mezzo rischia di andarci la busta paga già misera di una platea, appunto, di quasi 2.000 lavoratori solo nelle tre province salentine. Difficile prevedere licenziamenti: nel 2001 gli ex Lavoratori Socialmente Utili sono stati tutti stabilizzati con contratti a tempo indeterminato, alle dipendenze di aziende che fanno capo ai consorzi che, a livello nazionale si sono aggiudicati gli appalti: Cns, Miles, Manital, Ciclat.

Tuttavia, il taglio dei fondi è pronto a trasformarsi nella ghigliottina sul monte ore di ciascuno. Attualmente sono impegnati per 35 ore settimanali, a fronte di un salario mensile di 800-850 €. La sforbiciata, non ancora quantificata, andrebbe a colpire proprio lì, amputando una parte della busta paga. E non di poco. L’appalto, a livello nazionale, era inizialmente di 550 milioni di euro, poi è stato ridotto a 390.

Adesso, si prevede scenderà a 300 milioni di euro. Eppure, con quel pacchetto non si è riusciti a coprire finora neppure l’intera annualità, visto che il periodo estivo è stato coperto ricorrendo alla CIG in deroga. Contando che attualmente, almeno in Puglia, in cassa c’è solo 1 milione di euro per tirare a campare fino a fine anno, la prospettiva inizia ad arroventarsi.

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