Attualità

Ginecologia Fazzi, donne incinte in sala d’attesa senza condizionatori

LECCE – Con il pancione, sedute su di una scomodissima sedia, con gioia mista a preoccupazione comune a chi da lì a breve diventerà mamma, in una mano una cartella piena di certificati e referti e nell’altra un ventaglio, per chi è più fortunata, o un pezzo di carta che serve a cercare di spazzare via l’aria torrida e bollente. Sala d’attesa del reparto di Ginecologai del Fazzi di Lecce, finestre spalancate e 40 gradi all’esterno come all’interno, e nessun condizionatore. Aria irrespirabile, sudore che scende a rigare i volti di donne incinte in attesa di fare il tracciato, esame di routine ed a volte quasi quotidiano per chi da un momento all’altro dovrà entrare in reparto per il lieto evento. Ma nella sala d’attesa e nel corridoio della divisione di ginecologia al secondo piano del fazzi, di lieto non c’è nulla. “C’è l’inferno”, dice la madre di una giovane agli ultimi giorni di gravidanza ed in attesa da ore per fare il tracciato. “E’ una situazione assurda, inconcepibile in un ospedale come il Fazzi. Non si possono lasciare in queste condizioni pazienti che avrebbero bisogno di ben altro. Sala d’attesa e corridoio senza condizionatori sono un’offesa per i pazienti, è inaccettabile”, continua la donna. Che aggiunge: “In tutti gli uffici pubblici, soprattutto in quelli frequentati da categorie fragili, quali possono essere appunto donne in gravidanza ed anziani, c’è l’aria condizionata. Qui, in un ospedale, in un reparto come quello di ginecologia, no”. Una situazione delicata, quella denunciata, anche perché nella divisione al secondo piano del nosocomio ciittadino, non sono in attesa soltanto donne in gravidanza, ma anche pazienti che devono effettuare altre visite ed altri esami specifici. “Ed aspettare con l’aria irrespiurabile, con il rischio che qualcuno si possa sentire male, è un qualcosa di indecente”, conclude la donna. Appena qualche giorno addietro l’emergenza causata dalla mancanza di condizionatori, questa volta rotti, si era verificata nel reparto Infittivi del Fazzi. Emergenza, durata cinque giorni con pazienti aiutati con lenzuola bagnate e ghiaccio sintetico, rientrata dopo l’intervento dei vertici Asl. Ma ora resta ora questa ennesima criticità. Tra l’attesa del lieto evento e l’attesa di un condizionatore

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