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Fede e tradizione nei ‘Misteri’ di Francavilla

FRANCAVILLA FONTANA (BR)   –    Fede, tradizione, religiosità e, non se la prendano le istituzioni locali, anche una buona dose di folklore e un pizzico di fanatismo. Venerdì Santo a Francavilla Fontana con la processione dei ‘Misteri’  o del ‘Battaglino’, cosiddetta per il caratteristico crepitio rumoroso prodotto dalle tremule, manigliette in legno con borchie in metallo, che scandiscono il ritmo dell’incedere delle varie confraternite e delle statue che, con grande teatralità, ripropongono, anche quest’anno, da centinaia di anni, la passione del Cristo tra le strade della città.

La processione esce dall’Oratorio della Morte, ex Chiesa di Santa Chiara, mentre piazza Giovanni XIII, splendidamente incorniciata dalla Chiesa matrice, è gremita dalla folla. È proprio la tremula, sbatacchiata dal crepitacolo, ad annunciare ai fedeli l’inizio della processione.

Il lento cadenzare del corteo, comincia con la ‘Croce nera dei Misteri’, seguita dalle statue della passione. La cena, l’orto, il pazzo, la colonna, ‘Ecce homo’, la cascata, la croce, la Sacra Sindone, Cristo morto e l’Addolorata. 10 momenti diversi, 10 momenti di intenso trasporto emotivo, inframezzati dal suono della tremula e dal rumore ‘delli trai’, le travi che i crociferi portano in spalla in segno di pentimento.

Poi, le statue tornano nella loro casa. La Chiesa della Morte le custodirà, gelosamente, per un altro anno. Ma nei cittadini e nella loro fede, si è aperto uno squarcio di riflessione. Il sacrifico, l’amore, la salvezza, il dolore. Ma anche, la speranza della resurrezione, eterno insegnamento di vita cristiana.

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