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A Brindisi si parla di piano regolatore del porto. Ma il PUG che fine ha fatto?

BRINDISI – Da giorni a Brindisi non si fa che parlare di Piano regolatore del porto e dei riflessi che lo stesso potrà avere sulla città. Il documento di programmazione è stato elaborato con la collaborazione della società Sogesid (di cui sono soci due ministeri) ed offerto alla discussione propedeutica alla sua approvazione negli organismi deputati dell’Autorità di Sistema portuale dell’Adriatico Meridionale. Sabato il presidente dell’ente portuale Ugo Patroni Griffi ed il suo dirigente Francesco Di Leverano hanno illustrato la bozza di piano agli operatori portuali, su iniziativa di “OPS”. Ne è venuto fuori un confronto interessante che ha fatto emergere anche alcune esigenze non contemplate nel piano, ma rispetto alle quali non c’è stata una chiusura netta da parte dell’Authority.

I veri contrasti, invece, sono riscontrabili nel rapporto tra l’ente portuale e l’Amministrazione Comunale che traggono origine dai “no” pronunciati dal Comune, con il conseguente ritardo nella conclusione dei processi autorizzativi.

Un dato, però, emerge con chiarezza e riguarda il grande interesse che si registra intorno al porto ed alle sue effettive potenzialità, in un’ottica di sviluppo delle attività produttive.

Non avviene la stessa cosa, però, per gli strumenti urbanistici della città, visto che ormai il Piano Urbanistico Generale è finito nel dimenticatoio. Un fatto gravissimo, visto che senza strumenti urbanistici la città non può crescere e soprattutto non può capire in quale direzione si deve procedere.

E dire che questa Amministrazione era partita a spron battuto, per poi arenarsi nei ritardi degli uffici e nelle scelte difficilmente condivisibili dell’assessore al ramo Dino Borri. Sta di fatto che ormai è tutto fermo, con il chiaro intento di lasciare il cerino nelle mani della prossima Amministrazione. Ma fornire qualche chiarimento sui motivi di ciò che è accaduto forse sarebbe un bel segnale di rispetto nei confronti dei cittadini.

Mimmo Consales

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