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Caro energia e razionamento, Confindustria: “torniamo indietro di 50 anni”

LECCE- “Non c’è più tempo: il caro energia si sta abbattendo in maniera dirompente sui cittadini e sulle attività di ogni ordine e dimensione. Il razionamento energetico non è più un’ipotesi peregrina: le lancette degli orologi torneranno indietro di 50 anni, quando la sera le insegne erano spente e le domeniche si viveva rigorosamente a piedi”. A lanciare l’allarme è il presidente reggente di Confindustria Lecce, Nicola Delle Donne.
“Lo diciamo da nove mesi, senza sortire alcun effetto – continua – è il momento, però, di intervenire con urgenza, considerate anche l’inflazione e le speculazioni internazionali. Le imprese ormai – conclude Delle Donne – sono di fronte a un bivio: continuare a produrre in perdita, a causa dei costi energetici spropositati, oppure sospendere l’attività con disastrose conseguenze sul piano occupazionale e sulla stessa tenuta sociale. Non è possibile andare avanti così, occorre dare risposte certe, chiare e in tempi brevi. È una scelta di campo non più rinviabile: la priorità sono e devono essere le imprese”.

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