Sanità

Pronto soccorso in tilt: “Evitare dimissioni di medici stremati”

LECCE – “Dimissioni di massa, se non verranno attuate decisioni rapide per risolvere le criticità del pronto soccorso dell’ospedale Vito Fazzi di Lecce”.  Per il consigliere regionale Paolo Pagliaro l’ipotesi choc prospettata da uno dei medici in servizio, il dottor Agostino Ciucci, “è la prova del fatto che il personale del pronto soccorso non ce la fa davvero più a sostenere il macigno dei ritmi di lavoro e del carico di responsabilità, aggravato dalle dimissioni di sedici medici che hanno preferito andare altrove dopo la mancata stabilizzazione”. Il problema venne sollevato dallo stesso Pagliaro nel 2020 allorquando con un’interrogazione urgente, paventò il rischio collasso del sistema dell’emergenza-urgenza.

Da allora la situazione è peggiorata giorno dopo giorno. La lunga fila di ambulanze in attesa per ore e ore davanti all’ingresso del Pronto Soccorso rappresenta la punta di un iceberg di un modello organizzativo oramai andato letteralmente in tilt.  Al Fazzi regna il caos. E a pagarne le spese non sono solo i pazienti ma anche tutto il personale sanitario, sottoposto a turni massacranti e ad una disorganizzazione ai massimi livelli.

I problemi sono noti e le vie per risolverli anche”, afferma Pagliaro. Ecco perché chiediamo ai vertici della sanità pubblica locale di smetterla con la ricerca di capri espiatori e di attuare ciò che è stato annunciato mesi fa, per evitare che i medici stremati si dimettano in massa e si fermi il cuore pulsante del più grande ospedale della provincia di Lecce. Uno scenario drammatico, da scongiurare con interventi immediati, quelli che abbiamo indicato da febbraio scorso e che sono rimasti sulla carta. Non si può fare la guerra, senza soldati”.

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