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Tamponi, al caos si aggiunge la beffa: in coda dall’alba, ma l’hub è chiuso

TAURISANO – Alle lunghe code di questi giorni per effettuare un tampone molecolare negli hub, adesso si aggiunge anche la beffa. Per il centro tamponi di Taurisano in via Aspromonte, questa domenica mattina lunghe code a partire dall’alba, per poi scoprire che nel week-end l’hub è chiuso.

A monte un cortocircuito nel sistema delle prenotazioni.

Tra i malcapitati, in fila per ore vanamente, c’era anche Lucia, mamma di Chiara, bimba di 11 anni diversamente abile. Lei, la piccola e la terza figlioletta (Angelica, di 9 anni) alle prime luci del mattino sono partite da Casarano, dopo 11 giorni di accertata positività al Covid. Prenotazione alla mano, effettuata tramite medico curante, soltanto alle 8.30 hanno scoperto di essere in coda inutilmente.

Ad avvisare chi era il fila è stato un assessore, che non ha alcuna responsabilità in merito al disservizio così come l’amministrazione tutta, ma che vedendo la lunga coda è sceso dall’auto e ha spiegato che quel cancello non sarebbe mai stato aperto. “È l’ennesimo episodio – ci spiega il sindaco, Luigi Guidano sabato e domenica l’hub è sempre chiuso, per penuria di personale Asl. Qualcosa nel sistema prenotazioni non va. A ogni modo in questi giorni – aggiunge – cercheremo di capire, con l’Azienda Sanitaria, se e come sia possibile trovare una soluzione, mettendoci a disposizione personalmente per ipotesi risolutive che possano garantire un servizio continuativo“.

In provincia di Lecce al Palazzetto dello sport del capoluogo e al centro tamponi taurisanese, dal 7 gennaio si è aggiunto il drive through di Copertino, su richiesta urgente della sindaca Schito, a fronte di più di 1.000 casi di contagio registrati in pochi giorni nella cittadina. Quest’ultimo serve anche i paesi limitrofi.

Tre i punti tamponi attualmente attivi dunque, ma per fronteggiare la corsa di Omicron non ancora sufficienti. Nei prossimi giorni, di rinforzo, altri due dovrebbero essere attivati nella Caserma Zappalò (già hub vaccinale) e a Maglie. Una boccata d’ossigeno per decongestionare code chilometriche e ridurre attese estenuanti. Resta però da comprendere come sciogliere il nodo personale, già pesante, e che attualmente garantisce solo due infermieri per turno, per smaltire centinaia di persone.

ERICA FIORE

https://www.youtube.com/watch?v=-hmQodx9tzU

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