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“Se ne va con un peso ingiusto sul cuore”: è dolce-amaro l’ultimo saluto all’ex sindaco di Surbo

SURBO -Ad accogliere la salma di Fabio Vincenti, sul Largo Maria del Popolo della sua Surbo, un lungo e commosso applauso.

È stato celebrato qui l’ultimo saluto all’ex sindaco, vittima di una tragedia della strada che si è consumata lunedì sera. Una comunità, ancora incredula, si stringe al dolore della famiglia a cui il parroco, Don Mattia Murra, dedica le prime parole di conforto.

Poi il racconto di quello che l’ex sindaco rappresentava per la sua città, “per la quale – racconta Don Mattia – si spendeva con amore sincero e non da politicante. Fabio era quello delle battaglie ambientali, quello che si alzava alle 5 del mattino per chiamarci tutti a raccolta. Era quello che si spendeva per l’organizzazione pratica degli eventi, così come per le pulizie a fine eventi. Era quello che ascoltava le lamentele di tutti e sapeva chiedere scusa quando si rendeva conto che era giusto farlo. Lui non era solo l’uomo delle istituzioni, lui era l’istituzione. Lui non faceva il sindaco. Era il sindaco. E credeva nella politica vera, quella bella”.

Il tutto anche quando è arrivato per lui il momento più triste – prosegue l’omelia – in riferimento allo scoglimento del Comune per presunte infiltrazioni mafiose, nel 2018. “Un peso ingiusto – dice Don Mattia – con cui Fabio se n’è andato (…) Bellissime le parole che in molti gli state rivolgendo adesso. Ma quelle parole a Fabio avremmo dovuto dirle da vivo”. “Un uomo – aggiunge ancora Don Mattia – che è rimasto sempre rispettoso di tutti e dello Stato, anche quando lo Stato non ha rispettato lui. Anche quando avrebbe avuto tutto il diritto di urlare la sua innocenza”.

A prendere la parola poi il fratello maggiore di Vincenti che, a fatica, ringrazia tutti i presenti “anche a nome di Fabio – dice – che vedendovi qui, finalmente, torna a sorridere. Un uomo del popolo: questo era Fabio. E vorremmo soltanto che fosse ricordato così”.

E.Fio

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