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Tecnica fuoco prescritto, Pagliaro: “Arma di prevenzione contro incendi incontrollati. Favorevole a proposta di legge che colma ritardo”

PUGLIA – “Mai come in queste drammatiche settimane di roghi che stanno divorando ettari di campagne salentine, vi è l’esigenza di stabilire regole precise e stringenti sull’uso del fuoco. Perciò ho accolto con favore e condiviso la legge per l’applicazione pianificata del fuoco prescritto presentata dal collega Casili, approvata oggi in Commissione Agricoltura. Si tratta di una tecnica esperta e autorizzata per appiccare il fuoco alla vegetazione su superfici prefissate, secondo precise procedure operative che tengono conto della stagione in cui intervenire, della temperatura e del livello di umidità.  L’obiettivo è gestire il territorio in maniera controllata, soprattutto per ridurre il rischio di incendi incontrollati come quelli che stanno funestando l’agro salentino”. Così Paolo Pagliaro, capogruppo de ‘La Puglia Domani’.
“Questa proposta di legge ci trova d’accordo perché mette al centro uno dei problemi più gravi dei nostri tempi: la necessità di prevenire il divampare di roghi estivi -dice- Un problema che va affrontato di petto, con azioni forti e decise, anche dure se necessario, perché il nostro paesaggio è vicino ad un punto di non ritorno. Questa pdl ci consente di fare un passo in avanti, rispetto ad altre regioni e rispetto al vuoto normativo a livello nazionale. In Italia, infatti, la tecnica del fuoco prescritto è stata sperimentata già dagli anni 80 su boschi di pino d’Aleppo e sulla macchia mediterranea, per favorire la rinnovazione delle specie vegetali. Nonostante i risultati promettenti ottenuti con questa tecnica preventiva, adottata in molti Paesi dell’area mediterranea come Spagna, Portogallo e Francia, il fuoco prescritto non è stato ancora regolato da una legge nazionale specifica. Solo la Campania, ad oggi, si è dotata di norme sulla tecnica del fuoco prescritto, ecco perché auspico che la proposta di legge giunga presto in Consiglio e sia approvata, per consentire anche alla Puglia di colmare finalmente questo ritardo”.

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