PUGLIA – Il 55 per cento dei casi ha riguardato uomini, ma l’allarme è generalizzato: lo scorso anno sono stati 22mila i nuovi casi di tumori diagnosticati in Puglia.
E’ quanto emerso durante il webinar sulla Rete oncologica pugliese organizzato da Sanitanova. Ogni mese ci sono, in media, 1.800 nuovi ammalati. Tradotto: 59 al giorno.
Per quanto riguarda le diagnosi effettuate nella popolazione maschile, le due province con una maggiore incidenza sono Foggia e Lecce: nella prima si registrano 724,2 casi ogni 100mila residenti; i provincia di Lecce 722,6 ogni 100mila abitanti. Dati che sono sopra la media italiana che si attesta a 716,5 ogni 100mila residenti.
Per quanto riguarda le donne, invece, la provincia con una maggiore incidenza è quella di Taranto: 458 nuove pazienti ogni 100mila abitanti, mentre la media italiana è più alta ed è di 482,5 pazienti ogni 100mila persone.
In numeri assoluti è la provincia di Bari quella che presenta più casi: 3.664 diagnosi nel 2019 tra gli uomini e 3.018 tra le donne.
La Rete oncologica pugliese è nata due anni fa. “Avere un tavolo tecnico sempre attivo sul tema – ha detto Vito Montanaro, Direttore del Dipartimento Salute – ci aiuta ad avere contezza di quanto accade e a governare i processi in maniera sempre più mirata”.
“La Rete è un sistema di integrazione – ha detto Antonio Delvino, responsabile scientifico dell’evento – e rappresenta una innovazione rispetto alle modalità organizzative e gestionali del passato. Certo, il lavoro da fare è ancora molto, rispetto all’aumento necessario dei posti letto dedicati e del personale, della ricerca scientifica che deve essere sempre più mirata alla medicina di precisione e rispetto alla prevenzione. Su questo tema purtroppo a causa della pandemia da Covid 19 abbiamo registrato un rallentamento che va assolutamente recuperato”.