SALENTO- Nella fase precedente all’emergenza sanitaria, l’industria turistica pugliese è stata trainata dalle province del Grande Salento, quelle che hanno registrato la maggiore crescita del fatturato nei settori ad essa connessi: in testa c’è Lecce (+16,4%), segue Taranto (+12,4%) e poi Brindisi (+9%). Ma la redditività è ancora lontana dai valori del 2007. È quanto emerge dall’inchiesta condotta dal trimestrale diretto da Michele Montemurro, Industria Felix Magazine, supplemento de Il Sole 24 Ore.
Le province di Bari e Bat, che insieme generano in valori assoluti più della metà del fatturato del campione regionale, registrano percentualmente la miglior crescita di numero addetti con il 10,8%, seguita da quella di Lecce con il 9,7%. I settori invece più performanti rispetto al fatturato risultano Cultura, +14,9% su un totale di 21,2 milioni di fatturato e Vitivinicoltura, +14,7% ma a fronte di 849 milioni del volume d’affari. A seguire c’è il settore Moda (+9,2% su 1 miliardo e mezzo di fatturato), Turismo (+8,6% su 644 milioni), Agroalimentare (+3,2% su 2,9 miliardi) e Ristorazione (+1,9% su 527 milioni).
L’analisi è stata realizzata sui bilanci di 11.500 società di capitali con sede legale in Puglia e fatturati superiori al mezzo milione di euro, relativamente a sei settori appunto (agroalimentare, cultura, moda, ristorazione, turismo e vitivinicoltura). Il report, nella sua interezza, sarà presentato venerdì pomeriggio all’Acaya Golf Resort in occasione del Premio Industria Felix: un evento blindato, per effetto delle misure anti Covid, e che vedrà la partecipazione di ben 87 imprese del territorio.
