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Meccariello, il difensore quasi avvocato e un po’ cuoco

LECCE – Si definisce timido e riservato fuori dal campo e non ama i social, è cresciuto ammirando Shevchenko e Kakà ed un giorno diventerà avvocato, deve solo fare 3 esami e poi la tesi; Biagio Meccariello ha dialogato su Instagram con Dario Sanghez nello spazio “Siamo sempre con voi”.

Il difensore 29enne originario di Benevento arrivò nel Salento lo scorso anno, in prestito dal Brescia, e con 33 presenze fu pilastro della promozione in serie A, riscattato poi quest’estate in questa serie A è sceso in campo 9 volte anche a causa di un infortunio, esordendo a Milano, contro il Milan: “Adesso sto bene, sto utilizzando questo tempo per farmi trovare pronto, è stato un periodo strano per i problemi fisici, ma ora sto bene e sono pronto per recitare un ruolo importante come stavamo facendo tutti nel campionato sospeso. La settimana dell’esordio a Milano avevo iniziato ad allenarmi e stavo bene; poi l’ho vissuta con spensieratezza perché pensavo a tutto quello che avevo passato a causa dei guai fisici, avevo fatto tanti sacrifici, fu una gara bella e andò bene grazie al pareggio di Calderoni. Altra gara che mi è piaciuta molto è stata quella di Genova con la Samp, facemmo una gran partita condizionato dall’espulsione di Tachtsidis, poi seguirono 5 o 6 risultati buoni consecutivi, compresa la bella gara interna con la Juventus. I calciatori che più mi hanno impressionato in questa stagione sono Dybala, il Papu, Boga e Ilicic ma devo dire che il livello è molto alto. Preferisco giocare nella difesa a 4 ma posso tranquillamente fare il terzino se sto bene, anche perché è un ruolo che faccio molto alto e quindi mi piace”.

Si allena sulla terrazza e vede spesso Tachtsidis che abita alla porta accanto, e quindi si trovano, seppur a distanza, anche mentre si allenano, così come Deiola e Vino, il team manager, con cui scherzano spesso. 

E facendo un salto indietro allo scorso anno parla di quando arrivò e dei ricordi più belli:

Appena arrivato, perché arrivai negli ultimi giorni di mercato, ebbi una grande impressione del gruppo, poi ero contento perché ritrovavo il mister che avevo conosciuto a Terni, parentesi importante della mia carriera anche se non si è chiusa nel migliore dei modi.
La gara più importante del campionato di B fu quella di Perugia; eravamo in difficoltà anche numerica per le assenze, pioveva, ma riuscimmo a vincere, e quella vittoria ci diede una grande spinta per il successo finale”.

Tanti tantissimi messaggi per lui da parte dei tifosi on line, affetto ricambiato dal difensore campano che ha imparato ad amare Lecce così come è amato.

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