LECCE – Il 9 marzo sarĂ la giornata dei “CENTO GIORNI DALL’ESAME DI STATO. Un rito di festa , “celebrato” da anni da ogni classe terminale degli studi superiori. Nonostante la sospensione delle lezioni, nonostante l’incertezza sulle modalitĂ e tempi di svolgimento degli esami finali, sembra persistere la volontĂ di confermare la festa .
Il rischio del contagio viene di fatto sottovalutato, forse dal sentirsi immuni per la garanzia che sarebbe offerta dalla fiducia e conoscenza reciproca del gruppo classe. Forse comprensibile solo sul piano psicologico; ma tale “sicurezza” crolla sul piano sanitario. Ancor più per la asintomatologia che può durare anche oltre 15 giorni.
“PerchĂ© allora rischiare? chiede la Prof. Mina Matteo di Cobas Scuola Lecce
Perché non rinviare tale festa ad un periodo successivo alla criticità attuale? Perché non assumere comportamenti maturi e responsabili?
La festa dei Cento giorni (come altre iniziative private anche di gruppo), se non può essere vietata tuttavia va contrastata . Pertanto è auspicabile che alla nostra alla nostra sollecitazione (e a supporto di quelle dei genitori) si unisca la persuasione morale da parte delle autoritĂ morali, culturali, sanitarie, politiche, scolastiche del Salento: è una situazione a rischio e inopportuna!”.