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Ancora paura, in mattinata terremoto anche a Creta

LECCE- La terra trema ancora aldilà dell’Adriatico. E trema anche qui: dopo la forte scossa che ha devastato ieri notte l’Albania, questa mattina alle 8.23 un’altra è stata avvertita anche nel Salento. Il terremoto di magnitudo 6.0 ha avuto il suo epicentro, stavolta, al largo dell’isola di Creta, sott’acqua, a 71 chilometri di profondità.

Alcune telefonate di cittadini allarmati sono arrivate ai centralini dei vigili del fuoco, ma non si registrano né danni né scene di panico. Le province in cui si è sentita nettamente la scossa sono quelle di Lecce, Brindisi e Taranto.
Intanto a Durazzo sono arrivati anche i cento volontari della Protezione civile partiti ieri dal porto di Bari, mentre ieri erano già lì i vigili del fuoco partiti da Brindisi.

Quasi certamente le scosse continueranno ancora: sono le cosiddette “afterschock” e quella della mattinata di oggi ne è testimonianza. La causa è geologica: le due coste italiane e balcaniche tendono ad avvicinarsi. Pochi millimetri all’anno, con uno spostamento che non coinvolge l’intera placca ma blocchi che si muovono un pezzo alla volta. Questo spiega perché il terremoto non si sia avuto anche in Italia. Ma le due terre sono ovviamente strettamente connesse tra loro. E non c’è solo la terra a tremare: a sette minuti dal sisma in Albania, il Centro Allerta Tsunami aveva mandato un’allerta, poi revocata perché non si sono registrate ulteriori anomalie, anche perché l’epicentro non era in mare.

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