LECCE- “Ad oggi non ci sono proposte progettuali dell’attuale proprietà degli immobili ex Bat che prevedano la riattivazione industriale del sito né proposte che prevedano la riconversione degli immobili ad altra destinazione produttiva”. Ad annunciarlo è il sindaco di Lecce Carlo Salvemini, in risposta alla richiesta lanciata dai nostri schermi dagli ex operai della manifattura di viale della Repubblica a Lecce. Dopo i nostri servizi che hanno documentato lo stato di degrado in cui versa, l’assessore all’Urbanistica Rita Miglietta aveva fatto sapere che il destino di quell’immenso immobile è legato ai progetti di riqualificazione del quartiere e, di conseguenza, anche a un cambio di destinazione d’uso possibile per rendere più agevoli eventuali investimenti. Che, come chiarito ora da Palazzo Carafa, al momento non si intravedono all’orizzonte.
“Come già sottolineato dall’assessore Miglietta – rimarca Salvemini a Telerama – la riconversione degli ex opifici industriali dismessi in tutta la città è uno degli obiettivi che la pianificazione urbanistica deve porsi nell’interesse pubblico del rilancio e della rivitalizzazione dei quartieri. Una pianificazione che vedrà momenti di partecipazione di cittadini nel corso dei quali ciascuno potrà avanzare proposte, idee, suggerimenti”. In sostanza: anche gli ex lavoratori della manifattura possono dire la loro nell’ambito della procedura aperta per il nuovo Pug, il contesto non potrà che essere quello. Loro alcune proposte le hanno già elencate, anche prendendo a modello quello che è già stato fatto in altre città, come a Bologna, con la trasformazione dell’ex opificio in zona fiere.
Di sicuro gli ex operai chiedono di essere parte del ragionamento, sebbene non sia semplice, soprattutto giuridicamente, provare a tenere legate le loro sorti a quelle dell’immobile, a fronte di una riconversione industriale mancata e rivelatasi un bluff, nonostante il cappello del Ministero dello Sviluppo economico.
