LECCE – Un incontro a tu per tu con capitelli, fregi e sculture, bassorilievi, il rosone, le cornici e le balaustre: oltre l’impalcatura, dopo circa due anni di interventi di restauro conservativo, ecco in anteprima le immagini della facciata della basilica di Santa Croce. Domenica giù il telo: si svelerà al pubblico.
Tra chimere, putti e decorazioni floreali, la pietra leccese torna a nuova vita. Uno spettacolo ancora più suggestivo sul prospetto di una chiesa che racconta il cammino dell’uomo dall’essere bruto al ricongiungimento con Dio, dunque alla salvezza. Lo fa, passo dopo passo, dal basso verso l’alto.
La parte inferiore, con la sua assenza di decori raffigura la vita terrena, gravata dal peso delle incombenze quotidiane e incapace di brillare della luce paradisiaca. La parte superiore, al contrario, è ricca di raffigurazioni gloriose, a delineare una visione divina apocalittica.
In mattinata, sullo sfondo del rosone che campeggia centrale sulla facciata del gioiello barocco, una conferenza stampa per annunciare la fine dell’attesa. Lunga due anni, certo, ma come spiegato dalla soprintendente Maria Piccarreta «sono stati lavori impegnativi che, come ogni restauro, richiedono pazienza, passione e cura».
Presenti in mattinata anche l’assessore regionale al turismo Loredana Capone, il RUP e il progettista e direttore dei lavori. Al loro fianco la ditta Nicolì che ha eseguito i lavori e reso il cantiere accessibile anche in corso d’opera.
Domenica la serata evento durante la quale la facciata si svelerà , grazie alla rimozione dei pannelli che attualmente la ricoprono, facendone vedere una riproduzione su telo. Il musicista Raffaele Casarano, insieme alla sorella Carla, si esibiranno in un brano inedito scritto a quattro mani per l’occasione.
E.Fio
