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La campagna brucia: centinaia di firme per salvare il Salento rurale

SALENTO- Il Salento brucia. Centinaia di roghi in poche settimane hanno aggiunto devastazione a devastazione, con un paesaggio già fin troppo compromesso dal disseccamento rapido dell’olivo e dalla scarsa manutenzione delle campagne. Un problema enorme, che riguarda non la cronaca degli ultimi giorni ma il sistema di non gestione del contesto rurale salentino. Per sollevare la questione e portarla all’attenzione delle istituzioni, il gruppo “Salviamo gli ulivi del Salento” ha avviato online una petizione che ha macinato centinaia di adesioni in poche ore: si chiede un “Piano straordinario di rigenerazione ecologica e paesaggistica delle aree rurali”. La raccolta firme è rivolta al governatore pugliese Michele Emiliano, ai tre presidenti delle Province di Lecce, Brindisi e Taranto, ma anche alle Procure salentine, alle Asl, ai vigili del fuoco, alle amministrazioni locali.

“È l’emergenza degli incendi e della desertificazione – spiegano i promotori – . Siamo ben oltre il problema del disseccamento degli Ulivi. La questione, nel Salento, è ormai complessa ed è una Questione Rurale, non più solo agricola. Non siamo più di fronte alla sola crisi del comparto olivicolo ma a un’emergenza ecologica, dove l’Ecologia, lo ricordiamo, è l’equilibrio delle interazioni tra le componenti della vita: organismi e ambiente, uomo e natura. Non siamo più aggrediti dai soli incendi boschivi. Proliferano i roghi di rifiuti abbandonati (i Comuni registrano ritardi impietosi di gestione del monitoraggio e dei controlli) e soprattutto, in coda all’abbandono e allo stato di incuria dei nostri campi, si moltiplicano gli incendi appiccati ad ulivi secchi e, insieme a loro, rischia di essere compromessa la vegetazione rimanente (mandorli, fichi, macchia mediterranea, carrubi, querce, pini..) che richiederebbe oggi misure specifiche e straordinarie di tutela”. Ai danni ambientali, poi, si aggiungono le gravi conseguenze sull’economia agro-alimentare e turistica.
Ecco perché si incalzano le amministrazioni locali, Regione in primis, per attivare un immediato Piano straordinario per la gestione dell’Emergenza incendi; per adottare misure di incentivo finanziario e un servizio capillare di consulenza agro-forestale ai proprietari terrieri per la riforestazione compatibile con la vocazione del territorio; per attivare a livello territoriale/intercomunale unità di intervento incaricate di sensibilizzare in tal senso e per formare corpi di vigilanza ambientale in collaborazione con la cittadinanza”.
La desertificazione del territorio, infatti, continua a galoppare.

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