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Lecce cooperativa del gol

La Mantia, attaccante del Lecce (foto Pinto)

LECCE (di M.C.) – A bocce ferme, in casa Lecce, si fa presto a fare due conti sull’effettivo valore di una mentalità votata all’attacco ed è proprio nel reparto avanzato e nelle fase offensiva che la squadra di Liverani fa paura, solo il Palermo con 31 e il Brescia con 35 reti hanno fatto meglio, mentre la squadra salentina è andata in gol 30 volte e solo uno è stato un autogol, quello di Golemic nella gara col Crotone terminata 1 a 0 al Via del Mare.

Il resto lo ha fatto la cooperativa del gol che comprende 3 attaccanti, 4 centrocampisti e 3 difensori.

A guidare la classifica sono i due bomber Palombi e La Mantia con 6 gol a testa, poi c’è Mancosu con 5, Falco con 4, Scavone e Tabanelli con 2, Armellino, Fiamozzi, Lucioni e Venuti con 1.

L’anima della squadra è spregiudicata e si cerca sempre il palleggio, il fraseggio, l’azione manovrata in modo da fare la partita; è un Lecce sbarazzino che quando riesce a tenere alti i ritmi mette in difficoltà chiunque.

Palombi e Scavone (foto Pinto)
Palombi e Scavone (foto Pinto)

Con l’avvento della nuova stagione il tecnico Liverani ha avuto modo di far fruttare la sua idea di calcio, ed i tifosi hanno potuto apprezzare il suo modulo con l’uomo tra le linee a supporto degli attaccanti ed i terzini a spingere sulle fasce ed un centrocampo propositivo, il tutto amalgamato in un gioco definito spettacolare dalla maggior parte degli addetti ai lavori.

I salentini, delle neopromosse, sono l’unica squadra a gravitare a ridosso della vetta, ed è motivo d’orgoglio per la società di Via Col. Costadura che continua a tessere la tela per riportare nella massima serie la squadra giallorossa.

Da migliorare invece in fase difensiva dove scoprendosi molto la coperta diventa corta e la rete difesa da Vigorito diventa vulnerabile: sono 23 i gol subiti ed è qui che devono concentrarsi i buoni propositi del nuovo anno, anche se a questo Lecce targato Liverani non si può veramente chiedere di più ma soltanto di proseguire sul normale percorso di crescita.

I presupposti per un 2019 sereno ci sono tutti.

Filippo Falco  (foto Pinto)

Il 9 gennaio si torna in campo per ricominciare la preparazione in vista della gara interna del 19 gennaio con il Benevento, prima sfida di un girone di ritorno che, sfidando le fredde temperature di questi giorni, possiamo definire caldissimo.

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