Cronaca

Furia omicida sui figli: la bambina lotta per sopravvivere

TARANTO – Stazionarie, che equivale a dire gravissime. Sono le condizioni della bambina di sei anni scaraventata giù dal terzo piano dal padre folle di rabbia. I fatti del pomeriggio di domenica a Taranto hanno sconvolto l’Italia intera. In un appartamento del quartiere Paolo VI, un padre 49enne ha prima accoltellato alla gola il figlio maggiore, un ragazzino di 14 anni e poi, trascorso del tempo, ha preso con forza la figlioletta che era seduta sul divano e l’ha gettata giù dal balcone.

È successo davanti agli occhi dei familiari dell’uomo e davanti a quelli della sua anziana madre che, terrorizzata dalla furia del figlio, è scappata da una vicina. Dopo, è stato il caos. Le sirene dell’ambulanza accorsa a prendere la bambina e poi ripartita in una corsa disperata in ospedale, i carabinieri che hanno prima dovuto buttar giù la porta di casa e prendere l’uomo che si è scagliato anche contro di loro, e poi hanno dovuto difendere quello stesso uomo dalla furia della gente che voleva linciarlo. La casa dell’orrore è quella della nonna paterna dei bambini, è lì che vivono entrambi. I loro genitori non sono sposati e a far scattare la follia omicida nel padre, stando alle indagini dei carabinieri, è stata la notizia che la ex compagna sia andata a vivere con un altro uomo. Follia sì, ma abbastanza lucida e prolungata, se si considera che il primo gesto violento, che poteva essere fatale, quello dell’accoltellamento del figlio maggiore, è avvenuto molto prima del tentato omicidio della bimba. Il 49enne è in carcere. Il figlio si riprenderà in una quindicina di giorni.

La bambina è in terapia intensiva e i medici del Santissima Annunziata sono tutti per lei. Questo il bollettino medico: “La bambina, per il grave trauma da precipitazione, è affetta da un gravissimo trauma cranico con emorragia subaracnoidea diffusa, trauma massiccio facciale e trauma toraco-addominale maggiore per cui nella giornata di ieri è stata sottoposta ad intervento chirurgico urgente di splenectomia, sutura gastrica per lesioni da scoppio, controllo di emorragia epatica e posizionamento di drenaggio pleurico. Attualmente, nonostante le cure del caso, la situazione clinica è estremamente critica e la piccola paziente versa in condizioni di coma profondo con gravissima instabilità emodinamica. Il Direttore Generale, avv. Stefano Rossi, e l’intera Direzione Medica dell’Asl seguono costantemente l’evolversi della situazione clinica della piccola paziente”. Tradotto: c’è un corpicino di sei anni che sta lottando per sopravvivere.

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