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Ilva: nulla di fatto al tavolo sull’occupazione

ROMA – Il tavolo Romano con Arcelor Mittal e i sindacati convocato al ministero dello Sviluppo per cercare la quadra sul futuro dell’Ilva non ha portato alcun risultato.

“Arcelor Mittal deve battere un colpo e superare il piano che aveva deciso con Calenda e che «manda a casa 3 mila persone. Al momento però da Arcelor Mittal non ci sono passi avanti». Lo ha detto il ministro dello sviluppo economico, Luigi Di Maio, al termine dell’incontro al Mise sull’Ilva con azienda e sindacati, aggiungendo che una riconvocazione del tavolo con i sindacati è possibile già in settimana ma che «senza una offerta migliorativa del piano occupazionale» non ci sarà una nuova convocazione. Perché «non ha senso rivederci se si prevedono 10.000 assunti su oltre 13.500 e tutti gli altri che devono restare a carico dello Stato». Poi ha aggiunto che «domattina o al massimo nel pomeriggio manderemo all’Avvocatura dello Stato la richiesta di parere per quanto riguarda l’annullamento della gara di ArcelorMittal che entra in Ilva», riferendosi ai rilievi contenuti nel parere Anac sulla gara.  Anche per i sindacati non ci sono le condizioni per far ripartire il tavolo se Mittal non batte un colpo: cominci a dire che si sposta dai numeri di Calenda e forse possiamo cominciare a ridiscutere”, ha detto il ministro e vicepremier Luigi Di Maio. “Spero di riconvocare il tavolo con i sindacati in questa settimana, ma non lo riconvoco se non arriverà un’offerta migliorativa sull’occupazione con dei segnali diretti”.

 

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