LECCE- Un autentico “bombardamento” di fulmini sulla costa adriatica e nella notte violenti acquazzoni su tutta la provincia di Lecce.
Nel capoluogo, in via Monteroni, le squadre dei vigili del fuoco hanno lavorato per tutta la mattinata per mettere in sicurezza la zona: non si può parlare di vera e propria tromba d’aria, ma comunque le raffiche di vento hanno causato la caduta di un palo dell’Enel, muri e cavi del filobus. Due grossi pini sono stati sradicati, abbattendosi su cinque auto in sosta in via Pugliese, traversa di via Monteroni. L’intera città è stata sferzata da un forte temporale intorno alle 4.
In mattinata, Taurisano è stato il centro più colpito, assieme a tutto il sud-ovest del Salento. A Taviano, un’ambulanza è rimasta bloccata intorno alle 11.30 lungo le strade trasformate in fiumi. Inizia la conta dei danni, soprattutto nei campi, dove sono sprofondate nel fango le colture che proprio in questi giorni giungono a maturazione, come i pomodori, e i vigneti del nord Salento, specie nella zona di Salice Salentino.
A Tricase, in tilt lo scarico del depuratore, che sfocia nel Canale del Rio, a causa del troppo pieno dovuto alle piogge incessanti. Il risultato: acqua torbida e scura e tombini divelti dalla pressione lungo la strada che collega la città a Marina Serra, rendendo l’aria irrespirabile per i cattivi odori. Tutto il Capo di Leuca e il versante ionico saranno colpiti dal maltempo anche nella giornata di domenica.
“Il tempo migliora ma non guarisce, ci vuole ancora dell’antinfiammatorio per provare a spegnere, nei prossimi giorni, i focolai temporaleschi”, ironizzano da Supermeteo. Per un bagno al mare bisognerà aspettare.
