Politica

Riordino, Curto sfida Pelillo che scrive a Consales: “Sì alla TA-BR”

BRINDISI   –   “Pelillo vuole un confronto? Non vedo l’ora, così vedremo chi è il fantasioso tra i due”. Non le manda a dire il Consigliere regionale di FLI Euprepio Curto che nei giorni scorso, aveva interrogato la Regione Puglia sul misterioso blocco delle delibere pro Lecce che in tema di riordino, i Comuni della Provincia di Brindisi avevano inoltrato agli uffici regionali competenti.

Delibere rimaste a Bari e mai inviate a Roma. Una strategia, secondo l’ex Senatore, approntata dagli esponenti regionali tarantini al fine di evitare la fuga dei brindisini in quel di Lecce e quindi, l’eventuale soppressione della Provincia Jonica, al momento in difficoltà coi requisiti minimi per restare in vita.

A questa ipotesi di complotto, Pellillo ha risposto: “Fantasie”. Ma Curto non ci sta. E sfidandolo ad un confronto pubblico, rincara la dose.  “Sfido Pellilo – dice il francavillese – a rispondere precisamente alle uniche vere domande a cui è obbligato politicamente a rispondere. La prima: corrisponde al vero, oppure no, la voce di sue pressioni sulla struttura del Gabinetto del Presidente Vendola, pressioni finalizzate a far trasmettere al Governo nazionale fuori tempo massimo le deliberazioni di molti Comuni brindisini che successivamente al 22 ottobre, hanno optato per Lecce?

E ancora. Sa dire l’Assessore Pelillo se in qualsiasi caso, alla data odierna, quegli atti deliberativi sono stati comunque trasmessi o meno, al Governo nazionale. E in caso di risposta affermativa (che non ci sarà!), quando ciò è avvenuto e in qualsiasi caso, perché con tanto ritardo?”.

In attesa delle risposte a Curto, l’Assessore al Bilancio attacca anche Consales, che all’idea del complotto anti-Lecce, la pensa come Curto. “La verità – scrive Pelillo riferendosi al primo cittadino adriatico – è che Brindisi sta facendo di tutto per perdere una grande occasione: diventare con Taranto, la più importante Provincia della Puglia e una delle più rilevanti in Italia. Snobbando Taranto e arrendendosi all’annessione a Lecce, il territorio brindisino ha dimostrato poca lungimiranza, provincialismo e sudditanza nei confronti del capoluogo salentino. Con Brindisi potremmo creare davvero una grande Provincia e una piattaforma comune di lavoro sui tempi più importanti, dall’economia, all’ambiente, alla portualità”.

Una sorta di dichiarazione d’amore, già pronunciata da Stefàno a settembre eppure mai arrivata in Consiglio comunale. Evidentemente, per la creazione dell’importante Provincia d’Italia, esistono anche altri modi.

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