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La rinascita del castello Aragonese: +117% di visitatori in 12 anni

TARANTO – Nell’anno che si è appena concluso i visitatori sono stati 117.404, 8mila in più rispetto all’anno precedente. Nel 2005, quando il bene è stato aperto al pubblico, furono appena 10.265. Sono numeri da capogiro quelli che la Marina Militare ha consegnato alla città di Taranto sulle visite guidate al Castello aragonese, che assieme al Museo Marta è diventato il vero polo culturale della città. Agosto, aprile e maggio i mesi preferiti, ma è meta prediletta soprattutto da visitatori di altre parti d’Italia, meno dagli stessi tarantini e ancora da far conoscere meglio agli stranieri: nel 2017, questi ultimi sono stati appena 17.591.

I numeri, comunque, restano significativi. E inorgogliscono la Marina Militare, che ha in gestione il bene dall’anno dell’Unità d’Italia, il 1861, e che in mattinata ha voluto dedicare al castello la conferenza di apertura di inizio anno.

“Come sapete – ha detto il comandante Salvatore Vitiello – la Forza Armata dal 1861 ha in custodia il Castello, gli fu affidato d’allora Ministro della Guerra ed è proprio grazie a questa decisione lungimirante che dobbiamo l’esistenza del Castello oggi; le amministrazioni locali dell’epoca ne avevano richiesto l’abbattimento per far posto a nuove costruzioni; proprio in virtù di questo modo di agire fu abbattuta una delle sue torri, la torre Sant’Angelo, per permettere la costruzione del Ponte girevole. Fino al 2005, il Castello è stato impiegato esclusivamente per scopi militari; successivamente la Marina Militare ha saputo coniugare le esigenze militari e quelle cittadine, rendendo disponibile il Monumento alla città di Taranto, alla sua popolazione e ai turisti”.

Con la supervisione della Soprintendenza, la Marina Militare ha provveduto a manutenzione e restauro, Ricerca archeologica e gestione delle visite, con impiego degli spazi/sale per mostre, convegni e altri eventi, anche con il supporto della Fondazione Amici del Castello e di vari “donatori” che hanno deciso d’investire preziose risorse.

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