Sanità

Sanità, mille camici bianchi in corteo: “Da Emiliano vogliamo più servizi e più sicurezza”

BARI –  Sono arrivati da tutte le province, con camice, palloncini, striscioni e slogan. I medici pugliesi, mille per gli organizzatori, 600 per la questura, hanno sfilato per le vie di Bari per protestare contro le politiche regionali che, dicono, non permettono di lavorare in sicurezza. Il piano di riordino, la chiusura dei reparti, il personale risicato, la difficoltà – hanno spiegato – di fornire ai cittadini una risposta adeguata alla richiesta di salute, rischiano di alimentare una rabbia che sempre più spesso si sfoga proprio sulla categoria.

“La rabbia si trasforma talora in violenza – ha spiegato Filippo Anelli, presidente dell’Ordine dei medici di Bari – e noi siamo qui oggi a manifestare proprio per chiedere sicurezza sul lavoro. In questa regione sono state assassinate due dottoresse, Paola Labriola e Maria Monteduro di Gagliano, noi abbiamo già versato un obolo molto pesante in termini di sacrificio per la difesa del diritto alla salute”.

Il corteo arrivato dinnanzi la sede del Consiglio regionale è stato accolto da Ignazio Zullo in camice bianco, in qualità di medico e di rappresentante dei consiglieri regionali che hanno sostenuto l’iniziativa: “E’ in pericolo l’erogazione dei servizi essenziali di assistenza – ha spiegato -. Da una parte è una assistenza ospedaliera che non è stata ridimensionata nell’equilibrio e dall’altro lato è una mancato potenziamento della prevenzione della medicina territoriale. Ma di contro c’è una collettività che paga un super ticket e un innalzamento della tassazione regionale”.

Ad unirsi sono stati Sinistra Italiana, Direzione Italia e Forza Italia. Il capogruppo degli azzurri, Nino Marmo, ha tenuto ad accogliere e rilanciare l’appello dei medici a non politicizzare l’evento manifestando – ha detto – comunque sostegno per l’iniziativa e per le richieste avanzate dai camici bianchi che come unico scopo hanno il bene della collettività.

“Siamo per il confronto e per risolvere i problemi”, ha replicato il governatore Emiliano, annunciando che, dopo la riunione dei 7 novembre scorso, incontrerà i sindacati medici il prossimo 21 novembre, per trovare la quadra sulle richieste, prima fra tutte quella della sicurezza.

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