Politica

Riordino: Tanzarella con Taranto, ma in città si accende la protesta

OSTUNI (BR)Se il Sindaco di Ostuni Domenico Tanzarella continua a sponsorizzare la ‘fuga’ di Ostuni verso la provincia di Taranto, con tanto di delibera sul tema già nella virtuale cassaforte del Consiglio comunale, le opposizioni non ci stanno e dopo la raccolta di circa 1.000 firme portata avanti dal PDL e dall’UDC, con cui i cittadini di Ostuni interpellati manifestano la propria preferenza verso Lecce, il Consigliere di opposizione Christian Continelli affila le armi e utilizzando la sua bacheca Facebook, promette battaglia.

 “Il Sindaco RE con il Consigliere regionale SUDDITO DEL PD GIOVANNI EPIFANI …. – scrive Continelli – hanno deciso per tutti noi, Ostuni andrà a TARANTO!!!!!! Io sono pronto alle DIMISSIONI… SE IL POPOLO DI OSTUNI NON SCENDE IN PIAZZA CON ME!”

Con tanto di evento creato e pubblicizzato tra i megabyte del social network, previsto per mercoledì 28 novembre. Il Consigliere di Centrodestra, in buona sostanza, chiama alle armi i suoi concittadini, cui chiede di scendere in piazza e protestare di fronte a Palazzo di Città, contro la decisione del Sindaco, reo di ignorare la volontà popolare che chiede a gran voce, l’accorpamento a Lecce.

Ancora su Facebook, con Tinelli scrive: “Della coerenza ho fatto la mia ragion d’essere … Lo dico senza falsa modestia! Pertanto se chi mi ha votato ieri e eletto, sta con me, viene in piazza così come coloro che oggi mi voterebbero. Se così non sarà, fa niente nella vita si può perdere, ma l’importante è perdere con la testa alta, se il 28 novembre avrò perso. Rassegno le dimissioni da Consigliere comunale e lo faccio con la massima serenità !!! Non ho vacche da ingrassare e favori da chiedere a nessuno!!! Sono cresciuto in un partito fatto di dignità e coerenza!!!! Se il popolo vuole lottare, io sono il primo a farlo se,  invece, vuole essere sottomesso lo sia!!! Io sono così nel bene e nel male! Chi LOTTA PUO’ PERDERE… Chi non lotta ha già perso!”

Insomma, Ostuni con Taranto? Non è ancora detta l’ultima parola.

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