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Lecce: Padalino sceglie, i calciatori sbagliano

LECCE – La sconfitta di Caserta rischia di bruciare ancora di più se il Matera farà risultato a Catania, martedì. Lo stopo contro la Casertana è costato al Lecce il primo posto. Domani pomeriggio la ripresa della preparazione a Martignano

In una vittoria o in una sconfitta c’è sempre il confine che stabilisce dove inizia il merito del vincitore o il demerito degli sconfitti. Oppure quello che segna la capacità di un allenatore di indirizzare la partita sulla strada giusta soprattutto nel caso in cui necessiti di un ribaltone. La sconfitta del Lecce a Caserta ha sollevato molte critiche. La maggior parte dei tifosi ha sollevato il proprio disappunto per la formazione schierata contro i rossoblu rinunciando ad alcuni elementi che bene avevano fatto a Catanzaro dove è stato ribaltato lo svantaggio iniziale. Il tecnico giallorosso ha rinunciato a Doumbia, a Cosenza, a Ferreira, quest’ultimo sicuramente non in grado di assicurare novanta minuti, ma forse sarebbe stato il caso di presentarlo dall’inizio. Alcuni elementi nella formazione di partenza hanno deluso. In occasione di un gol c’è sempre un errore. La difesa giallorossa ha mostrato grossi limiti sulla rete di Ciotola; troppo facile sfuggire alla guardia dei difensori giallorossi, tra l’altro schierati, come ha sottolineato mister Padalino in sala stampa. A centrocampo Mancosu e Tsonev non hano vissuto una delle loro migliori giornate. I due calciatori hanno fatto mancare quei guizzi necessari per allargare le maglie della difesa avversaria. In attacco, Padalino ha preferito Torromino a Doumbia. Dopo l’infortunio, non è ancora il Torromino conosciuto nella primissima parte della stagione, un giocatore che a questa squadra, in questo momento, è utile solo per uno scorcio di partita, quando magari l’aversario offre spazi invitanti per affondare il colpo. Perché lasciare fuori il francese dopo la prestazione di Catanzaro? Sempre nel reparto offensivo Padalino ha, invece, confermato Lepore utilizzato part time lunedì scorso e match winner al Ceravolo. Sarà questo ormai il ruolo del capitano, con buona pace di quanti non lo vedevano nella posizione di mezzala. A deludere, capita, Sasà Caturano. Due, tre palle gol non si possono sprecare in quella maniera, a pochi respiri dalla linea di porta. Qui iniziano i demeriti dei calciatori. Ha ragione Padalino quando afferma che la prestazione non è dispiaciuta. Dal punto di vista delle occasioni non si può non dare ragione all’allenatore. Sul paino dell’agonismo, però, la sua squadra è stata moscia. Soprattutto se si pensa al tempo intero giocato in superiorità numerica. Sembrava il contrario, sinceramente. Le occasioni per segnare non sono mancate. Si potrebbe dire, quindi, che il compito di un allenatore è ben riuscito: sul campo ci vanno i calciatori e se si commettono errori di precisione sotto porta non ci sono responsabilità dell’allenatore che a Caserta ha cambiato anche modulo alla squadra schierata, per buona parte della ripresa, con un 4-2-3-1 buttando nella mischia Doumbia, Ferreira e Marconi. Risultato: zero gol, zero punti e ciao primo posto. Almeno per ora. Il rischio, adesso, è ritrovarsi terzi dopo il posticipo tra Catania e Matera. Inseguire a questo punto del campionato significa non potersi permettere passi falsi. Si ripartirà dal Via del mare e dalla sfida al Siracusa. Si chiudano, comunque i processi, e si incoraggi una squadra che ancora può ambire alla prima posizione e alla promozione diretta.

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