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Perrone dice no a Fitto: non cedo su Congedo. I Cor spaccati tra cognato e deputato

LECCE- Dopo la befana dovrebbe giungere il responso romano da parte del tavolo berlusconiano ma in queste ore di fine 2016, il leader Fitto avrebbe tentato di convincere il sindaco di Lecce a desistere sul nome di Saverio Congedo per non rompere il centro destra.

Per l’eurodeputato il consigliere regionale non riuscirebbe a coagulare tutti gli azzurri se non il segretario provinciale Paride Mazzotta oltre al No di Area Popolare, di Noi con Salvini, Io Sud e Movimento Salento contrario anche al nome di Marti perché già deputato così come Congedo già parlamentare regionale.

Da qui la volontà di Fitto di convincere Paolo Perrone. L’incontro si sarebbe svolto nelle scorse ore ma il primo cittadino di Lecce non avrebbe accettato alcuna valutazione diversa rispetto al nome del cognato anche perché sarebbe certo del si anche dal tavolo romano dei berlusconiani. Certezza, secondo gli ambienti fittiani, infondata considerando i no da parte della maggioranza dei forzisti salentini.

Ad ora con Congedo i Perroniani, con Messuti Area Popolare, Io Sud, la quasi totalità di Forza Italia, la non contrarietà del Movimento Salento mentre dalla parte di Marti i Cor ad eccezione, logicamente, dei Perroniani. Tutto rinviato a dopo capodanno se non ci saranno svolte diverse con la definitiva frattura tra Raffaele Fitto ed il Sindaco di Lecce.

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