LECCE-A dieci anni dalla scomparsa di Sonia Marra, arriva la richiesta di condanna a 24 anni di carcere per Umberto Bindella, imputato nel processo che si sta celebrando a Perugia. L’uomo è accusato di omicidio volontario e dell’occultamento del cadavere della 25enne di Specchia. Della studentessa salentina non si hanno più tracce dalla notte tra il 16 ed il 17 novembre 2006. Il suo corpo non è mai stato ritrovato.
Il pm Giuseppe Petrazzini ha concluso la sua requisitoria davanti alla Corte d’Assise di Perugia invocando anche la condanna a tre anni per il finanziere Dario Gallucci, ritenuto complice nell’occultamento del cadavere, e ha invitato Bindella, che si è sempre proclamato innocente, a dire “la verità”.
Secondo l’accusa, “Bindella si trovava in una situazione di insofferenza psicologica verso Sonia che si era invaghita di lui e tentava inutilmente di poter stabilire una relazione affettiva. Umberto, inizialmente gratificato dall’interesse della ragazza, approfittava della sua disponibilità e Sonia raccontò a Suor Vinerba di esperienze che mai avrebbe pensato di vivere».
Alla base dell’insofferenza verso la ragazza, per il pm, c’era “l’incubo” dell’uomo di avere una “paternità occasionale e indesiderata” con Sonia.