Cronaca

Giudice riconosce status di rifugiato a palestinese: ora potrà ricongiungersi con sua figlia

TARANTO- In fuga dalla Palestina, insieme al fratello, si era rifugiato in Italia ottenendo solo la protezione umanitaria. Oggi qualcosa è cambiato e ora potrà ricongiungersi con i suoi affetti, tra cui la figlia ferita in Cisgiordania, che ha lasciato a casa. Il giudice del Tribunale di Lecce gli ha infatti riconosciuto lo status di rifugiato.
A comunicarlo è l’avvocato Mariagrazia Stigliano che ha seguito il caso del rifugiato politico ex-ospite di una struttura Sprar di Martina Franca. L’Associazione Salam, ente gestore dello Sprar, aveva denunciato tempo fa quanto capitato al palestinese, anche alla luce del ferimento di sua figlia che all’uscita da scuola, a Nablus (in Cisgiordania), era stata raggiunta da un proiettile sparato da un militare israeliano. Un episodio grave, dinanzi al quale non ha potuto fsr nulla, nemmeno correre da lei, visto che non era in possesso dello status di ‘rifugiato’.

Infatti, la legge italiana tutela l’unità del nucleo familiare dei soli beneficiari a cui è stato riconosciuto lo status di “rifugiato” e la “protezione sussidiaria”. Ma, inizialmente, a lui era stata preclusa questa possibilità avendo ricevuto la sola protezione umanitaria. Fortunatamente, la storia ha avuto un lieto fine. Il giudice ha deciso di riconoscere sia al palestinese  che al fratello lo status di rifugiato, in quanto come si legge nell’ordinanza per entrambi “il motivo che ha spinto alla fuga e che gli impedisce oggi il ritorno in territorio palestinese ed in particolare in Cisgiordania è con evidenza riconducibile a persecuzione per motivi politici”.

Si chiude così una bella pagina di un libro autobiografico che racconta la storia di un intero Paese, la Palestina sotto occupazione e controllo israeliano. Racconta la storia di due fratelli che fuggono per motivi politici. Racconta la vita di un profugo palestinese che separato dai suoi affetti, dalla sua casa, dalla sua terra oggi in Italia vedendo riconosciuto il diritto d’asilo, può sperare di ricongiungersi con la sua famiglia.

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