TORRE LAPILLO-Hanno rischiato di affogare e sono vivi per fortuna quattro componenti di una famiglia di Veglie. Un ragazzo, L.L., 18 anni, però, è stato trasportato in codice rosso nell’ospedale di Gallipoli: ha acqua nei polmoni e per lui il ricovero in rianimazione è stato ritenuto inevitabile.
È stato un pomeriggio di panico puro quello di Torre Lapillo, dove intorno alle 18 si è sfiorata la prima tragedia dell’estate 2016.
Un ragazzo di 18 anni stava facendo il bagno, nonostante la forte mareggiata dovuta al vento di Scirocco, quando, ad appena dieci metri dalla riva, non è riuscito più ad appiedare. Annaspava. Sulla battigia, ad assistere alla scena il padre, che non ci ha pensato due volte a gettarsi in acqua. Con lui anche la zia del ragazzo e il compagno di lei, un francese. Per tutti e quattro, però, sono stati attimi di paura: nonostante le onde li spingessero a riva, le correnti sottomarine li portavano al largo.
Alla fine, a fatica, sono riusciti a raggiungere la spiaggia, con l’aiuto anche di altri bagnanti. Sul posto gli uomini della Capitaneria di Porto e i soccorsi del 118, prontamente allertati. Ad avere la peggio, si diceva, il ragazzo, trasportato all’ospedale Sacro Cuore di Gallipoli e ricoverato in Rianimazione.
Anche il padre è stato trasportato nel nosocomio gallipolino, ma ha rifiutato ulteriori accertamenti. Per gli altri due membri della famiglia, le ambulanze sono state dirottate al Fazzi e a Copertino.
Il dramma si è sfiorato in un tratto di spiaggia libera, priva di qualsiasi segnale che potesse scoraggiare il bagno e indicare il pericolo: non essendoci servizio di salvataggio, lì almeno avrebbe dovuto esserci una cartellonistica adeguata, che, appunto, manca.
