LECCE- La segreteria nazionale del SAPPE ritorna su una questione che definisce “di grande importanza e che si riflette negativamente sia sulla sicurezza del carcere di Lecce che sui cittadini che frequentano le strutture sanitarie della provincia.
Nonostante i tragici eventi del novembre scorso, con l’evasione del detenuto Perrone dall’ospedale di Lecce , a tutt’oggi –denuncia il segretario nazionale Federico Pilagatti– l’ASL continua a porre in essere atteggiamenti quantomeno superficiali nel trattare la materia della sanità penitenziaria ed il ricorso a strutture esterne per curare i detenuti. Giacciono inutilizzate presso il carcere di Lecce apparecchiature sanitarie(costate centinaia di migliaia di euro) che potrebbero essere utilizzate per curare i detenuti senza che questi escano dal penitenziario.
Tutto ciò non sarebbe possibile poiché tali apparecchiature già pronte per funzionare, non posso essere utilizzate poiché l’ASL non manda i tecnici per mettere a norma di legge tutti gli impianti. Proprio per questo si chiede un Autorevole intervento del signor Prefetto acchè ciò avvenga con immediatezza poiché è in gioco la sicurezza del carcere nonché quella dei cittadini”.