COLLEPASSO- Il 10 marzo scorso il primo sequestro: una discarica abusiva in masseria Quagliasiero a Collepasso, lungo la provinciale 361: è qui che era stata scoperta un’enorme buca piena di rifiuti anche speciali e pericolosi. La procura ne aveva disposto il sequestro, ma le indagini in tutti questi giorni sono andate avanti. I carabinieri della stazione di Collepasso, diretti dal Maresciallo Giovanni de Siato, hanno lavorato giorno e notte con appostamenti e servizi di osservazione, cercando di capire in che modo i rifiuti arrivassero nell’uliveto e poi che fine facessero. La scoperta è stata purtroppo incredibile: nel terreno, appartenente alla grande masseria, in un luogo inoltrato e lontano da occhi indiscreti , è stata trovata una buca larga 30 metri e profonda 10. Dentro c’era di tutto: eternit, scarti di potazioni di palme, rifiuti di ogni tipo. Materiale altamente inquinante. Una discarica personale che il proprietario della masseria, che è stato denunciato, si era scavato autonomamente.
Con tanto spazio a disposizione perché smaltire i rifiuti? Meglio interrarli. Il problema è che la fossa era stata scavata proprio in prossimità delle piantagioni vicine: ortaggi, fave, che poi venivano raccolte e vendute nella masseria stessa. La volta scorsa i rifiuti sono stati quantificati in circa 600 metri cubi: lastre di eternit, contenitori di amianto, plastica, elettrodomestici, ferro, olii, mattoni, ferro, pneumatici, tutto insieme e senza alcuna protezione. Ora si è scoperto molto di più, una bomba ecologica che potrebbe aver contaminato sia la falda che le coltivazioni intorno.