LECCE– L’Italia risulta il primo Paese in Europa per numero di prodotti agroalimentari di qualità, tra Dop, Igp ed Stg. in questo quadro, la Puglia e il Salento rappresentano una fetta importantissima ed è proprio il settore dell’artigianato alimentare che resiste, con forza, alla crisi, in controtendenza rispetto al resto delle aziende artigiane pugliesi. Mentre queste ultime registrano una flessione dell’1,8 per cento, il numero di aziende nel settore alimentare rimane pressoché invariato. Anzi, durante le festività natalizie, aumentano i volumi di fatturato. Basti pensare che, a dicembre, le vendite al dettaglio di prodotti alimentari risultano del 23,6 per cento superiori alla media.
Il settore dell’artigianato alimentare conta in puglia 6.528 imprese tra pasticcerie, panifici, pastifici, distillerie, laboratori per la lavorazione di prodotti lattiero-caseari, carni, frutta, ortaggi, pesce, oli, grassi vegetali ed animali. E’ quanto emerge da un’indagine del Centro Studi di Confartigianato Imprese Puglia.
In particolare, il comparto più consistente è quello che raggruppa pasticcerie, panifici e gelaterie. Seguono i locali che vendono cibi da asporto; le ditte che lavorano prodotti lattiero-caseari; i pastifici; le aziende che producono oli, grassi vegetali e animali e quelle che producono tè, caffè, cacao, condimenti e spezie. Chiudono la lista le distillerie e le birrerie, le imprese che trasformano le granaglie, e quelle che lavorano frutta, ortaggi e pesce. Appena 22 quelle che macellano carni.
Secondo i dati Unioncamere elaborati dal Centro Studi di Confartigianato Imprese, è Lecce a detenere il primato nel salento delle attività, che abbiamo detto essere più produttive, di Pasticceria, panifici e gelaterie, con 654 imprese. Seguono taranto con 385, e brindisi con 347.
