Cronaca

Ugento, Castello d’Amore sequestrato a metà. Per la Procura, opere abusive in barba ai vincoli

UGENTO-Una porzione del Castello D’Amore di Ugento finisce sotto sequestro. Denunciata una donna, la proprietaria: stando alle indagini, coordinate dal pm Emilio Arnesano, ha modificato il prospetto frontale e laterale dell’immobile e realizzato un locale adibito a centrale termica. Il tutto in barba alle previste autorizzazioni e non attenendosi alle prescrizioni dettate dalla Soprintendenza alle Belle Arti e Paesaggio per le Province di Lecce, Brindisi e Taranto. Il Castello di Ugento, originariamente appartenuto ai Principi D’amore, è, infatti, un edificio risalente al XII secolo ed è dichiarato di particolare interesse storico- culturale con un decreto ministeriale del 22 agosto 1994. Ora una parte è finita, dunque, sotto chiave. Altre sorprese sul territorio potrebbero arrivare a breve: quella appena conclusa, infatti, è solo la prima fase di un’indagine eseguita dai Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Bari insieme ai militari della Compagnia di Casarano per contrastare il fenomeno della realizzazione di opere illecite su edifici di interesse storico culturale.

Il sequestro probatorio notificato dai carabinieri riguarda “una casa di civile abitazione di proprietà privata, sita in via d’Amore angolo Porta Paradiso nelle vicinanze del Castello”, precisano all’unisono il Comune di Ugento e i proprietari del maniero. “Le indagini della Procura di Lecce – aggiungono – hanno portato alla denuncia di una persona che, in qualità di proprietaria di un immobile prossimo al Castello, ha modificato il prospetto. Si tratta, dunque, di un fermo dei lavori che nulla ha a che fare con i progetti di restauro che nello specifico interessano il castello di Ugento; di conseguenza nessuna responsabilità è stata imputata alla società che sta eseguendo i lavori di restauro dell’immobile, né ai privati comproprietari del Castello di Ugento né tantomeno al Comune che, se i fatti verranno confermati, si configurano invece come parti lese della vicenda”.

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