BRINDISI- Scortata, per così dire, dai ragazzi del circolo di Brindisi per un ideale passaggio di consegne dalla regina del tennis italiano, fresca del trionfo a New York che le è valso l’ottavo posto nella classifica mondiale, ai talenti che verranno. Era circondata dalle giovani promesse della scuola che l’ha vista muovere i primi passi sulla terra rossa, Flavia Pennetta, simbolo del tennis italiano che scala i vertici del ranking internazionale, e ancor più orgoglio di Brindisi e del Salento tutto, fiero di aver vantato due finaliste, insieme con la tarantina Roberta Vinci, in uno dei 4 tornei del circuito più prestigioso della racchetta globale.
Brindisi ha accolto Flavia con un’esplosione di gioia, con l’atleta salentina che prima ha percorso le strade della città a bordo di un pullman scoperto perché tutta Brindisi potesse idealmente abbracciarla, e poi ha raggiunto il palco allestito dall’amministrazione comunale – col sindaco Mimmo Consales ad attenderla – in piazza Vittorio Emanuele.
Applausi a cascata e tantissime fotografie hanno scandito il rientro a casa della vincitrice del torneo statunitense, protagonista di una storia umana e sportiva punteggiata da sacrifici e affermazioni di prima grandezza. Era una bambina quando ha iniziato a calcare i campi da tennis, una parabola salentina che tante volte si è incrociata con il percorso sportivo dell’amica fraterna Roberta Vinci.
L’amministrazione si appresta a consegnarle una benemerenza, prima brindisina a ottenere il riconoscimento, attestazione doverosa per una sportiva – che ha in bacheca ben undici trofei – e che ha portato la sua città, e il Salento, sul tetto del mondo.