Cronaca

Follia a Squinzano: uccide la ex moglie e poi si suicida

SQUINZANO- Una giovane donna, una mamma, ammazzata a sangue freddo per strada. A sparare l’ex marito. Un colpo di pistola per lei e poi ne ha riservato uno per sé. Questa è la prima ricostruzione della dinamica di pochi attimi di follia, consumata in via del Crocefisso, a Squinzano. Paola Marzo, 40 anni, parrucchiera amatissima dalle clienti, per le quali era un’amica, una di famiglia. Sergio Pagano, 45 anni, senza un’occupazione fissa.
Aveva trovato un lavoro in un’azienda di Martano. Erano sposati ma, a detta dei conoscenti, la loro era una storia tormentata. Qualche mese fa la separazione che, evidentemente, lui non riusciva ad accettare. Separazione ancora non legale, “ma lei era tornata a vivere da sua madre” dicono le sue clienti, straziate dal dolore. Ma il fatto più importante è che avevano due figli, di 14 e 11 anni.

Paola è morta subito, a nulla è valso l’intervento dell’ambulanza del 118; il suo ex marito era gravissimo ed è deceduto poco dopo essere stato ricoverato nel reparto di Rianimazione dell’ospedale Vito Fazzi di Lecce.

Lei era arrivata in via del Crocefisso con la propria auto, una Twingo grigia. Non si sa se avesse dato appuntamento al marito proprio lì, nei pressi dell’abitazione di un’amica, o se lui l’abbia seguita. Certo è che lei è stata colpita a morte, a pochi passi dalla sua auto. Poi lui si sarebbe puntato la pistola alla testa ed av rebbe premuto il grilletto.

All’arrivo dei soccorsi,  i due corpi erano sovrapposti, ma lui respirava ancora ed è stato portato a sirene spiegate in ospedale. Sul posto per i rilievi e le indagini i carabinieri della Compagnia di Campi Salentina e i colleghi della Sezione Investigazioni Scientifiche di Lecce. La pistola era detenuta legalmente dall’uomo, che aveva il porto d’armi per uso sportivo.

Una tragedia che lascia due bambini orfani e Squinzano sotto choc.

“Sono stravolto dalla notizia di questa tragedia” –scrive il sindaco Mino Miccoli-Con Sergio ho frequentato le scuole elementari e ci incontravamo di radoPer ciò che mi consta l’ho sempre conosciuto come una persona seria e discreta. Anche la moglie la incontravo spesso e la ricordo come una persona molto socievole e serena. Tutta la mia comunità arà pronta a dare sostegno alla famiglia per aiutare i due figli e star loro accanto accanto nel modo opportuno”.

 

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